NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA – Continua fortunatamente a scendere il numero dei dispersi del naufragio della nave da crociera Costa Concordia, incagliatasi davanti all’Isola del Giglio la sera del 13 gennaio. Nella notte sono stati recuperati due giovani sposi coreani in viaggio di nozze che erano rimasti bloccati all’interno della loro cabina. I due sposi erano in buone condizioni di salute. Questa mattina invece è stata tratta in salavo una terza persona, il commissario di bordo Manrico Giampetroni, rimasto intrappolato sul ponte numero 3 ed individuato dai Vigili del Fuoco che hanno seguito i rumori che hanno avvertito mentre ispezionavano la nave. Sul relitto continuano le ispezioni dei sommozzatori dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco, che stanno controllando la nave “cabina per cabina, confrontando l’elenco dei nominativi dei presunti dispersi con le rispettive assegnazioni delle cabine.
Intanto a Roma sono stati rintracciati due turisti giapponesi che erano a bordo della costa Concordia, ma non risultavano nell’elenco delle persone soccorse. Scende così a 34 il numero dei dispersi. I due giapponesi si sono presentati presso un ufficio delle forze dell’ordine di Roma insieme ad altri due connazionali, che però erano già stati identificati. Il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi ha spiegato che la verifica tra gli elenchi delle persone a bordo della nave e quelle identificate “è complessa: tanti gli stranieri, ci possono essere stati anche errori nella trascrizione dei nomi”. Pertanto la speranza è che molti dispersi siano in realtà riusciti a salvarsi senza essere stati ancora identificati.
I morti ufficiali del naufragio rimangono ancora tre: due turisti francesi, Francis Serve e Jean-Pierre Micheaud, e un marinaio peruviano, Thomas Alberto Costiglia. Oltre 60 sono i feriti.
Redazione
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