LIBERALIZZAZIONI – In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Stampa’ Pier Silvio Berlusconi torna a parlare di liberalizzazioni e di frequenze tv, dicendosi contrario all’asta per l’assegnazione delle medesime e favorevole a un’assegnazione gratuita come avviene in tutta Europa, poichè il grosso della spesa non riguarda l’acquisto delle frequenze, ma gli enormi investimenti “per creare contenuti competitivi”. Il figlio del Cavaliere, vicepresidente di Mediaset, spiega che la sua società è sempre stata in regola con i pagamenti e rivendica la necessità di regole certe: “Ogni anno versiamo decine di milioni di canone di concessione. E poi perchè crede che Sky si sia ritirata da una gara gratuita? Di certo ha pesato il fatto che oggi investire sulla tv free, vista la quantità di canali e di concorrenza, è estremamente rischioso. Il punto è che come imprenditori tutti noi abbiamo bisogno di regole certe”. E aggiunge: “Il ministro Passera ha tanti problemi sul tavolo. Spero possa studiare il caso a fondo e poi prendere la decisione giusta”.
Con il governo Monti nulla è cambiato nei confronti di Mediaset, secondo Berlusconi jr, che dichiara di non aver mai ricevuto agevolazioni statali nonostante sia un’azienda leader nel settore: “Da sempre si guarda a Mediaset con la lente distorta della politica. Capisco che tutto nasce da 17 anni di presenza in politica del nostro azionista, ma ora basta. Si valuti Mediaset per la grande impresa che è… Gli incentivi per i decoder? Erano per i cittadini”.
Redazione
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