Commissione europea: aperte le procedure di infrazione contro l’Ungheria

Jose Manuel Barroso

UE: PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO UNGHERIAIl presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, aveva annunciato pochi giorni fa che avrebbe usato “tutti i suoi poteri” per garantire il rispetto da parte dell’Ungheria dei principi e delle leggi dell’Unione europea. La questione era sorta, in seguito alla recente riforma costituzionale, voluta dal premier ungherese Viktor Orban, ed entrata in vigore con il nuovo anno. Le nuove leggi costituzionali, che riguardano la giustizia, la magistratura e l’indipendenza della Banca centrale ungherese (normativa quest’ultima che ha messo in allarme anche il presidente della Bce Draghi), sono risultate subito troppo autoritarie e restrittive, scatenando manifestazioni di protesta tra la popolazione e sollevando dubbi di conformità rispetto ai principi e ai trattai europei. La Commissione Ue è arrivata persino a dubitare in merito se l’Ungheria fosse “una democrazia o una dittatura”.

Barroso, che aveva promesso una decisione entro il 17 gennaio, nell’attesa che l’incaricato Collegio dei commissari europei esaminasse la nuova legislazione ungherese, ha mantenuto la promessa e ieri ha comunicato l’apertura di tre procedure di infrazione contro l’Ungheria. Nello specifico, le procedure riguardano l’indipendenza della Banca centrale, l’età pensionabile dei giudici e l’indipendenza dell’Autorità per la privacy e, ha spiegato il presidente della Commissione europea, “sono il risultato di una solida analisi giuridica”.

Barroso ha detto che la Commissione è in attesa di spiegazioni da parte del governo ungherese e ha aggiunto che per il 24 gennaio è in programma un incontro a Bruxelles con il premier Orban.

 

Redazione

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