Bce: nel 2012 segnali di ripresa ma necessario fondo di salvataggio

Mario Draghi

BCE RIPRESA ECONOMICA – Nuovo avvertimento dalla Bce. Il 2012 si prospetta all’insegna di una graduale ripresa dell’area euro, ma forti sono i “rischi al ribasso.” Questo quanto emerge dall’ultimo bollettino mensile, che dichiara che  nonostante vi siano “timidi segnali di una stabilizzazione dell’attività su livelli modesti“, si richiede sempre più urgentemente l’attuazione di un fondo di salvataggio.

La Bce ha chiesto inoltre agli Stati membri dell’unione che le regole formulate nel patto di bilancio dell’UE siano efficaci e non ambigue; ad assicurare “la sostenibilità dei conti pubblici” sarebbe proprio tale patto, il cosiddetto ‘fiscal compact‘, approvato a dicembre. La prerogativa dovrebbe essere dunque quella di rendere operativi i fondi di salvataggio Efsf e Esm, sviluppando gli “strumenti europei per la stabilità finanziaria”.

In seguito al declassamento di Standard & Poor’s, la Francia ha oggi riposto nella prima asta di bond a medio e lungo termine 8 miliardi di titoli. 7,965 miliardi di titoli sono stati venduti da Parigi, e la loro scadenza è fissata nel 2014, 2015 e 2016. Per ciascuna scadenza i rendimenti sono in calo. La Bce ritiene essenziale che “i piani di ricapitalizzazione delle banche siano attuati senza produrre andamenti sfavorevoli per il finanziamento dell’attività economica nell’area dell’euro”.

Nello specifico con il fiscal compact si punta a rafforzare l’unione economica dettando obblighi restrittivi per ogni Stato membro. Primo obiettivo la riduzione del rapporto tra debito pubblico e Pil. Precisamente tutti i Paesi con un rapporto debito/Pil superiore al 60% dovranno ridurlo ogni anno per 1/20 della distanza del valore di riferimento.

Redazione online

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