GUARDIA DI FINANZA DA S&P – La Guardia di Finanza ha bussato oggi alle porte degli uffici milanese dell’agenzia americana di rating Standard and Poor’s, da tempo al centro delle cronache per i suoi giudizi sull’affidabilità finanziaria delle banche e degli Stati, che hanno suscitato non poche polemiche (come il recente doppio declassamento dell’Italia, che da A+ è passata a BBB+). Gli agenti della Finanza hanno condotto una serie di perquisizioni nella sede di Milano di S&P, in Vicolo San Giovanni sul Muro, alla presenza dei legali dell’agenzia, gli avvocati dello studio Clifford Chance.
Le perquisizioni sono state ordinate dalla Procura di Trani nell’ambito di un’inchiesta aperta nei mesi scorsi nei confronti sia di Standard e Poor’s che di Moody’s, accusate di aver manipolato il mercato con “giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti” sul sistema economico-finanziario e bancario italiano. Nello specifico risultano indagati tre analisti “con funzioni apicali” di S&P, uno di Moody’s e i responsabili legali per l’Italia delle due agenzie. I tre analisti di Standard and Poor’s sono accusati anche di “abuso di informazioni privilegiate” per aver “elaborato e diffuso”, nei mesi di “maggio, giugno e luglio 2011 – anche a mercati aperti – notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico-finanziario e bancario italiano”.
Al loro ingresso negli uffici di Standard and Poor’s, in centro a Milano, i legali dell’agenzia non hanno rilasciato dichiarazioni. Gli agenti della Guardia di Finanza che hanno condotto le perquisizioni appartengono al nucleo di Bari.
Redazione
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