PROTESTE IN SICILIA – In Sicilia prosegue la protesta che dal 16 gennaio ha letteralmente bloccato l’isola con il blocco dei tir che hanno bloccato gli snodi viari e autostradali strategici, con le manifestazioni dei ‘Forconi’, dei pescatori, dei studenti che si sono uniti alla rivolta insieme a semplici cittadini e commercianti stanchi della precarietà della situazione economica. Ieri il picco di tensione è stato raggiunto a Gela con i blocchi che hanno temporaneamente ostacolato l’ingresso degli operai nella raffineria e ad Agrigento dove decine di trattori in corteo hanno paralizzato il centro della città. In tutta la Trinacria i supermarket sono stati svuotati, manca l’acqua minerale, molti distributori di carburante hanno chiuso i battenti per mancanza di materia prima, mentre a Siracusa si è dovuto ricorrere alla scorta delle autobotti per il rifornimento delle ambulanze, delle auto delle forze dell’ordine e dei mezzi dell’aeroporto Fontanarossa. A Catania ha sfilato in corteo anche il vescovo di Caltagirone Calogero Petri insieme ad agricoltori e artigiani.
I manifestanti presidiano strade e piazze per distribuire volantini e illustrare i motivi della rivolta, raccogliendo sempre maggiori consensi tra tutte le fasce sociali, sebbene Confindustria abbia chiesto al governo di mettere fine alla protesta, che invece promette di proseguire almeno fino a domani. In piazza sono scesi anche militanti di Forza Nuova e anarchici, per protestare contro gli elevati costi dei carburanti e dei pedaggi autostradali, per l’aumento delle tasse e la crisi economica che attanaglia consumi e famiglie. Inoltre il movimento contesta il monopolio della grande distribuzione che costringerebbe alla fame i piccoli produttori, mentre i prezzi al consumo continuano ad aumentare a danno delle famiglie. Stamane il governatore Raffaele Lombardo ha convocato un incontro con i nove prefetti siciliani e i rappresentanti dei manifestanti e forse sarà necessario l’intervento del governo Monti per acquietare le acque nel Canale di Sicilia.
Luigi Ciamburro
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