
FRANCESI UCCISI IN AFGHANISTAN – Oggi un soldato afghano ha aperto il fuoco contro un gruppo di militari francesi del contingente Isaf, uccidendone quattro e ferendone altri quindici, di cui otto sono gravi. L’episodio è avvenuto in una base nel distretto di Tagab della provincia di Kapisa, a nord di Kabul, nell’Afghanistan orientale. L’aggressore è stato fermato dai militari dell’Isaf.
L’episodio ha suscitato immediatamente la reazione del presidente Nicolas Sarkozy, che ha sospeso tutte le operazioni militari francesi di formazione e supporto ai combattimenti in Afghanistan. Sarkozy ha anche ipotizzato un ritiro anticipato delle truppe. “Non posso accettare che dei soldati afghani sparino sui soldati francesi”, ha dichiarato sdegnato il presidente francese.
Il Ministro degli esteri francese, Alain Juppé, ha affermato che si tratta di un attacco “incomprensibile e inaccettabile” e ha confermato quanto già dichiarato da Sarkozy, sulla revisione delle condizioni in cui operano i militari francesi in Afghanistan e sulla possibile accelerazione dell’exit strategy.
il ministro francese della Difesa, Gerard Longuet, ha precisato che i militari francesi uccisi e feriti oggi in Afghanistan “non erano armati” e sono stati “assassinati”. “Non sappiamo per ora se si tratta di un talebano infiltrato o di qualcuno che ha deciso la sua azione per ragioni che non controlliamo”, ha precisato Longuet.
Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha cercato di ridimensionare la gravità dell’episodio, parlando di un fatto isolato. “Sfortunatamente, questa è una giornata molto triste per le nostre truppe in Afghanistan e per la Francia”, ha detto Rasmussen, precisando, tuttavia, che “questi tragici incidenti sono terribili, e attirano l’attenzione, ma sono isolati“. “Ogni giorno 130 mila truppe Isaf da 50 nazioni diverse combattono e addestrano con oltre 300 mila soldati afghani – ha aggiunto il segretario della nato -. Questo richiede molta fiducia tra i soldati”. “Abbiamo lo stesso obiettivo: un Afghanistan che è responsabile della sua propria sicurezza”. “Noi restiamo impegnati per aiutare il popolo afghano a raggiungere questo obiettivo», ha concluso Rasmussem.
La Francia però chiede all’esercito afghano “rassicurazioni credibili” sul reclutamento dei suoi soldati, una condizione senza la quale le truppe francesi si ritireranno in anticipo dall’Afghanistan, ha dichiarato Juppé.
Redazione
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