Liberalizzazioni: i commenti dei partiti. Siciliani in ginocchio a causa dello sciopero dei tir

Palazzo Chigi

LIBERALIZZAZIONI CDM – E’ tempo di Cdm oggi che si è riunito, procedendo con la cosiddetta ‘fase 2’ con l’obiettivo di varare un decreto sulle liberalizzazioni per far risalire la china al ‘Bel Paese’. In merito i partiti hanno chiesto al premier Monti di dare subito una regolamentazione in merito a determinati settori, quelli più grandi oppure che richiedono forza lavoro più utile in altre mansioni.

In merito Luigi Casero, deputato del Pdl, ha detto: “Abbiamo chiesto al governo di partire dalle grandi liberalizzazioni che sono più utili al sistema e che riguardano l’energia, le assicurazioni, le banche, i trasporti e i servizi ai cittadini. Il governo deve affrontare questi temi, così come quello dell’acqua, che ricordiamo è uno dei settori con i costi superiori. Non vorremmo che sulle grandi tematiche ci siano solo norme manifesto”.
Per Angelino Alfano è doveroso puntare sulle liberalizzazioni: “Il governo più farà liberalizzazioni forti e ampie e più avrà il nostro sostegno. Vogliamo delle liberalizzazioni che sblocchino il mercato e che portino qualcosa nelle tasche dei cittadini”, ha spiegato il segretario del Pdl durante una seduta promossa dal gruppo della Camera e inerente appunto la crisi.

A dire la sua anche il Pd e precisamente Francesco Boccia, il quale ha spiegato: “Non capisco perché in Italia siamo costretti a pagare un obolo per un diritto come quello di vendere o comprare casa. In molti paesi europei – ha continuato Boccia – la casa si vende con un fax e poi è lo stato che verifica se quel bene è libero da vincoli. I notai potrebbero invece mettere a disposizione la loro professionalità in altre operazioni, ad esempio, nelle grandi transazioni finanziarie”.

Intanto a scioperare, dopo i tassisti che oggi però hanno ripreso regolare servizio, anche i tir operanti in Sicilia che hanno fermato i mezzi pesanti per opporsi al caro benzina. Una mossa che dopo cinque giorni ha letteralmente paralizzato l’isola rendendo impossibile il rifornimento di carburante, oltre alla reperibilità di alcuni beni alimentari di prima necessità.

L.B.

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