NAUFRAGIO CONCORDIA INTERROGATORIO SCHETTINO – Mentre i sommozzatori sono ancora al lavoro all’interno e nei pressi del relitto della Concordia, la nave da crociera della Costa naufragata il 13 gennaio, emergono di ora in ora nuovi particolari sulla posizione di Francesco Schettino. Interrogato dal gip di Grosseto, il comandante – i cui legali hanno presentato ricorso contro i domiciliari – avrebbe infatti ammesso di essersi immediatamente reso conto della gravità della situazione dopo che la nave si è incagliata poco lontano dalle coste dell’Isola del Giglio.
Stando a quanto si apprende, infatti, Schettino avrebbe chiamato la compagnia dopo l’impatto. “C’è stato un contatto con il fondale – avrebbe detto – Ho fatto un guaio”.
Questa ammissione, dunque, dimostra che il comandante ha capito fin dai primi minuti l’entità del danno, minimizzandolo però sia nei primi contatti con la capitaneria – alla quale nei primi momenti era stato riferito di un banale blackout – sia con i passeggeri, ai quali per almeno un’ora è stato detto che si trattava di un banale problema tecnico ed è stato chiesto di tornare nelle cabine.
Redazione online
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