
CRONACHE PLAUSIBILI DA IL DISINFORMATO – “Il rating dell’Italia può arrivare alla M di Monti, adesso è ancora alla B di Berlusconi” con queste lapidarie parole si è concluso l’annuale meeting degli analisti finanziari di ispirazione cattolica, riuniti a Coverasco (BG) per fare il punto sulla crisi del debito italiano. La relazione finale dell’economista bergamasco Orso Maria Celimonti, ospite d’onore del meeting, ha puntato l’attenzione sulle perplessità dei mercati verso un rating che appare di difficile interpretazione, con quella tripla B che induce i mercati verso il pessimismo. “Su base globale è molto meglio una sola C che tre B” ha esordito Celimonti nella sua analisi: “Una lettera ripetuta tre volte dà un’impressione di insicurezza, è preferibile una sola lettera ben scandita, anche se la C nell’alfabeto viene dopo della B, un problema che i mercati prima o poi dovranno affrontare”.
Anche sul fronte asiatico il rating dell’Italia può creare problemi: “Se è noto che nei mercati cinesi l’ideogramma del termine “crisi” è equivalente all’ideogramma del temine “opportunità”, è altrettanto noto che l’ideogramma della lettera B equivale anche al termine “sfiga”. Nei mercati cinesi il rating dell’Italia viene letto come “tripla sfiga plus”, una valutazione che dovrebbe indurre a qualche riflessione” ha concluso Celimonti.
Dopo la consegna degli attestati di partecipazione, il meeting degli analisti finanziari si è concluso con il tradizionale giro nelle cantine della Franciacorta, l’assaggio delle nuove grappe da speculazione finanziaria e dei vini bianchi ottenuti col metodo tradizionale Dividendo.
P. Rincolvati
Le cronache plausibili di Rincolvati. Notizie da prendere alla leggera.