
MEGAVIDEO.BZ SITO PISHING – Un vero e proprio impero quello che Kim Schmitz, alias Kim Dotcom, ha costruito grazie ai siti di filesharing Megavideo e Megaupload. L’azione di blocco di questi è stata voluta dagli agenti federali della Virginia che oltre alla chiusura di 18 domini del sito di filesharing, dietro richiesta da parte del Dipartimento di Giustizia, hanno fatto arrestare in Nuova Zelanda il fondatore del sito stesso con l’accusa di aver fatto perdere all’industria dell’intrattenimento una perdita pari a 500 milioni di dollari e di aver inoltre provocato con ‘operazioni criminali’ 175 milioni di dollari di danno. Ora Schmitz rischia 50 anni di carcere.
Il gruppo di hacker ‘Anonymous‘ ha riaperto il sito Megavideo dichiarando guerra all’FBI stessa, alle case discografiche (Warner, Universal,…) e cinematografiche, al Dipartiemnto di Giustizia americano, all’Uffico del Copyright Americano, al senatore Christopher Dodd, attraverso l’oscuramento dei loro siti web. Non è finita, infatti il gruppo ha minacciato anche Facebook, Twitter e YouTube con il rischio che possano essere bloccati se fra 72 ore il sito Megaupload non verrà riaperto.
Recentemente è stato diffuso il nuovo dominio, istituito da ‘Anonymous’, di Megavideo e cioè megavideo.bz. Tuttavia il sito non è sicuro, infatti è stato segnalato come sito di phishing. Per essere precisi un sito di pishing è una pagina web che induce tutti coloro che lo visitano a divulgare informazioni personali e finanziarie.
Di seguito un frammento del processo a Kim Schmitz inserito su You Tube dall’emittente 3news.co.nz.
Luca Bagaglini
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