
BRASILE: SGOMBERATA FAVELA PINHEIRINHO – Erano le prime luci dell’alba di domenica quando la polizia dello stato brasiliano di San Paolo ha sgomberato un’area illegalmente occupata da migliaia di senza tetto nei pressi di San Jose dos Campos. Per l’operazione sono stati impiegata circa duemila militari, più di duecento macchine, un centinaio di cavalli, decine di cani e due elicotteri.
La favela di Pinheirinho è situata in un terreno appartenente ad una società immobiliare, la Selecta, che è fallita qualche anno fa e dal 2004 ospita circa novemila persone.
Stando a quanto riferito da fonti locali, la polizia ha utilizzato il pugno duro, lanciando lacrimogeni contro i civili e sparando proiettili di gomma. La favela è diventata quindi teatro di violenti scontri tra residenti e forze dell’ordine, anche perché al momento dello sgombero molte altre persone che vivono nella zona si sono unite alla lotta contro i militari. Per il momento il bilancio parla di 16 arresti – ma secondo il quotidiano brasiliano Folha i fermati sarebbero già stati rimessi in libertà – e di tre persone ferite. L’operazione delle forze dell’ordine, comunque, ha lasciato migliaia di persone senza un tetto: tra loro ci sono almeno 600 bambini.
Le famiglie interessate dallo sgombero denunciano l’illegittimità dell’operazione: come spiega il loro avvocato, Antonio Ferreira, si tratta di un provvedimento che vìola l’accordo stipulato tra governo statale ed enti locali per la sospensione temporanea degli sgomberi. L’avvocato Ferreira precisa inoltre che è stata presentata una richiesta per sospendere gli sgomberi in maniera definitiva e assicura che la popolazione residente nella favela di Pinheirinho non smetterà di lottare finché non si vedrà riconosciuto il diritto all’alloggio.
Tatiana Della Carità
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