
BALLOTTAGGIO PER LE PRESIDENZIALI IN FINLANDIA – Mancano meno di due settimane al ballottaggio che deciderà il nome del prossimo presidente della Repubblica Finlandese. Il primo turno ha visto prevalere nettamente il candidato del Partito di Coalizione Nazionale Sauli Niinistö (37% dei voti), seguito da quello della Lega Verde Pekka Haavisto (18,8%).
Difficile pronosticare un risultato positivo per Haavisto, considerato che tutte le proiezioni danno Niinistö vincente: ma, come ricorda il quotidiano Helsingin Sanomat, in ballo c’è un buon 45% di finlandesi che hanno votato per gli altri sei candidati e che ora dunque si trovano a dover fare un’altra scelta. In questi quattordici giorni scarsi Haavisto può provare a convincerli anche se non è da escludere che tanti elettori disertino le urne il prossimo 5 febbraio.
Se i pronostici sono sfavorevoli ad Haavisto, favorevole invece potrebbe essere un particolare: questo ballottaggio è diverso da tanti altri. Stavolta, infatti, non è una sfida tra destra e sinistra, non si tratta di scegliere una piattaforma ideologica piuttosto che un’altra. Haavisto e Niinistö per molti aspetti si somigliano: favorevoli all’euro, possibilisti sull’entrata della Finlandia nella Nato, nessuno dei due è un riferimento politico del settore imprenditoriale o di quello agricolo. Entrambi pescano consensi trasversali.
Decisive potrebbero essere allora le indicazioni che daranno i partiti esclusi al primo turno. L’Alleanza di Sinistra dice che sosterrà Haavisto; la DemocraziaCristiana sceglie Niinistö. Veri Finlandesi e Socialdemocratici devono ancora prendere posizione e non è scontato che lo facciano. Più probabile comunque che i laburisti decidano di virare verso Haavisto, così come il Partito Popolare Svedese. I centristi invece dovrebbero preferire Niinistö.
Antonio Scafati