NO TAV – Stamane la polizia ha dato corso a una quarantina di ordinanze di custodia cautelare ai danni di alcuni manifestanti No Tav, in seguito agli incidenti del 3 luglio scorso in Val di Susa contro la liena ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. In tutta Italia sono stati eseguiti 25 arresti, 15 misure di obbligo di dimora, una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino e un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari, emesse dal gip Federica Bompieri su richiesta del Procuratore aggiunto Andrea Beconi che coordina l’inchiesta.
I reati contestati vanno da lesioni aggravate e danneggiamento a resistenza eviolenza a pubblico ufficiale durante gli scontri avvenuti nei pressi del cantiere di Chiomonte, dove rimasero lievemente feriti 200 agenti delle forze dell’ordine e decine di No Tav. Ieri sera un gruppo di anarchici aveva manifestato davanti al carcere torinese delle Vallette contro il blitz annunciato. Tra i primi ad essere portati in questura risultano Giorgio Rossetto, uno dei leader del centro sociale Askatasuna, e il consigliere comunale di Villarfioccardo Guido Fissore, oggetto di perquisizione domiciliare. La maggior parte dei provvedimenti riguarda persone residenti in Piemonte, ma controlli sono scattati in ben 15 province e persino in Francia.
Redazione