PROTESTE DEI TIR – Allo sciopero dei tir ieri si è aggiunto quello dei pescatori dinanzi a Montecitorio, per lo stesso motivo: il caro-carburante. Cinque manifestanti sono rimasti feriti negli scontri con gli agenti che dovevano garantire l’ordine: una manifestazione che inizialmente sembrava tranquilla e ironica, ma che nel pomeriggio è degenerata tra lanci di petardi e cariche con manganelli. “Siamo venuti qui ad elemosinare – ha urlato uno dei marittimi – e non a fare queste pagliacciate. Siamo lavoratori e padri di famiglia. Ora voi picchiateci pure ma da qui noi non ci muoviamo”.
Sul fronte degli autotrasportatori il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha promesso 170 milioni di euro di riduzione dei pedaggi autostradali e altri 400 milioni di euro al settore. Ma ai presidi le tensioni non tendono a scemare: a Caserta sono scattate le manette ai polsi di cinque camionisti che hanno inseguito un tir stringendolo verso la carreggiara esterna per costringerlo a fermarsi. Altri due autotrasportatori sono stati arrestati nel Tarantino per aver malmenato un loro collega che voleva forzare il blocco. A Livorno un manifestante si è aggrappato alla portiera di un tir per convincere l’autista a fermarsi, ma è caduto ed è rimasto ferito, a Termoli due persone sono state arrestate in seguito ad un violento litigio, mentre a Carmagnola un autista di tir è stato investito da un collega che non voleva rispettare lo sciopero.
Intanto la benzina è divenuta un miraggio in quasi tutta Italia, i prodotti alimentari scarseggiano, i prezzi sono saliti del 40%, Coldiretti ha stimato perdite per 100 milioni di euro ai danni dell’industria agroalimentare italiana e un aggravio di spesa per le famiglie pari a 20 euro, mentre nei ristoranti i prodotti ittici non si trovano quasi più. Ieri il governatore siciliano Raffaele Lombardo, in seguito ad un incontro avuto con il premier Mario Monti a Palazzo Chigi, ha dichiarato che la settimana prossima “il Governo costituirà un tavolo tecnico sulla questione del bilancio, della spesa sanitaria e del federalismo fiscale ed in quell’occasione si tratterà di accise e costo della benzina… Sono state – ha spiegato Lombardo – due ore e mezzo di confronto serrato ed abbiamo affrontato in modo esauriente una serie di punti importanti. Abbiamo chiesto la flessibilità nella riscossione dei tributi, l’impegno a varare norme precise a tutela della sicurezza alimentare per tutelare i nostri prodotti dalla concorrenza sleale di altri Paesi ed abbiamo anche stabilito la partecipazione di alcune imprese siciliane nelle opere che verranno fatte in Libia”. Basterà per calmare il movimento dei Forconi?
Luigi Ciamburro
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