
MADRID LAS VEGAS – Lo scorso lunedì la presidentessa regionale Esperanza Aguirre (PP) e il sindaco di Madrid Ana Botella (PP) hanno sostenuto con entusiasmo la causa della costruzione di un enorme complesso per il gioco e l’ozio, prevista nella capitale e finanziata dal miliardario statunitense Sheldon Adelson. Per sostenere tale progetto, la Aguirre ha confermato che si cambieranno “tutte le norme che è necessario cambiare”, sostenendone l’importanza anche alla luce delle possibilità di lavoro che la Las Vegas spagnola potrebbe offrire, dimezzando la disoccupazione nella regione. In seguito si é però affrettata a precisare che “ci sono alcune esigenze (dell’impresario statunitense) che possono essere accolte, mentre altre andranno discusse”.
La presidentessa ha chiarito inoltre la sua posizione nei confronti della casa del divertimento, che non dovrà essere considerata un casinò, perché solo alcune zone saranno destinate al gioco, ma conterrà anche centri di riunione, zone sportive, ristoranti, negozi ecc. Nella giornata del 25 gennaio, tornando sull’argomento, la Aguirre ha confermato tale posizione, dichiarando che “l’idea non è quella di farne un casinò, alla mia età, 60 anni, non ci piace Las Vegas. Però Las Vegas è cambiata totalmente, è il centro di congressi più importante degli Stati Uniti. Hanno eventi sportivi, balletti, cultura, è una destinazione per i viaggi di nozze dei madrileni. Non si tratta di creare un casinò, ma di installare a Madrid il grande complesso di congressi d’Europa e del Medio Oriente.”
La struttura, che dovrebbe garantire 164.000 posti di lavoro diretti e altri 97.000 indiretti, verrà costruita con un capitale che oscilla tra i 15.000 e i 18.000 milioni di euro; tanto è disposto ad investire Adelson, che esige però che vengano effettuati dei cambiamenti riguardanti lo Statuto dei lavoratori. Da parte sua Paz González, consigliere comunale, ha assicurato di non conoscere i dettagli del progetto, aggiungendo però che “rifiutare a priori una proposta della quale non conosciamo né il fondo né le forme, però che prospetta una possibilità di creare impieghi e di riattivare l’economia mi sembra un po’ azzardato”.
Contrario alla realizzazione del complesso turistico è invece Marcos Sanz, consigliere socialista, che ritiene si tratti del “trionfo del meramente economico sull’urbanismo”; un’altra ferma opposizione arriva anche da David Ortega, portavoce municipale dell’ UPyD (Unione Progresso e Democrazia).
Sveva Valenti
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