NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA – Intorno all’Isola del Giglio si continua a lavorare giorno e notte per rintracciare i 16 dispersi rinchiusi ancora nel relitto della Costa Concordia ed evitare un disastro ambientale che, almeno per ora, sembra scongiurato dalle analisi dell’Arpat, secondo cui “le sostanze che al momento si ritiene costituiscano la principale fonte di un potenziale grave inquinamento, tensioattivi e idrocarburi, risultano inferiori ai limiti di rilevabilità in tutti i punti di campionamento effettuati martedì 24 gennaio”. Ma ciò non consente rallentamenti nelle operazioni per affrontare l’emergenza e da domani, o forse già da oggi pomeriggio, si comincerà ad aspirare il gasolio contenuto nei serbatoi (ben 2400 tonnellate), con sei esperti inviati dall’Unione europea che lavoreranno con i nostri esperti e monitoreranno il lavoro per poi stilare una relazione.
Intanto continuano senza sosta le ricerche dei dispersi e tre unità navali hanno scandagliato il fondale intorno all’isola per assicurarsi che il mare non stia trattenendo qualche corpo, un mare che ieri ha restituito una chitarra elettrica, trovata spiaggiata a oltre un miglio di distanza dalla nave da crociera. E giorno dopo giorno si aggiungono nuovi elementi all’inchiesta, come dichiarato dal procuratore capo Francesco Verusio che ieri ha compiuto la stessa rotta della Costa Concordia durante la sera del 13 gennaio. “Abbiamo cercato di renderci conto di cosa possa essere successo la sera del 13 gennaio, di capire quello che immaginiamo possa esser stato il tragitto della nave – ha spiegato il procuratore capo di Grosseto -. Un modo per capire meglio l’effettivo movimento della nave Costa Concordia, com’è finita sugli scoglie cos’è successo dopo”.
Un’inchiesta che si prospetta lunga e difficile dal momento che si dovranno ascoltare migliaia di persone. Al momento nel registro degli indagati ci sono il comandante Francesco Schettino, recluso agli arresti domiciliari, e il suo vice Ciro Ambrosio, denunciato a piede libero e che sarà ascoltato stamattina dai pm di Grosseto. L’incidente probatorio, invece, è stato fissato al prossimo 3 marzo al Teatro Moderno di Grosseto. Di certo è stato stabilito che a tutti i sopravvissuti verrà garantito dalla compagnia Costa Crociere un risarcimento di 11 mila euro comprendente il prezzo del biglietto, il danno patrimoniale per i bagagli dispersi, oltre a quello esistenziale.
Luigi Ciamburro
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