Youtube come Megavideo e Megaupload? Il panico dilaga tra gli internauti

Megavideo

YOUTUBE MEGAVIDEO CHIUSURA – Un mondo senza Megavideo, Megaupload e Youtube? No, grazie. Internet da giorni si sta ribellando alla guerra messa in atto dal Dipartimento di Giustizia americano contro il mondo del file-sharing. Già qualche tempo fa Youtube ha dovuto sostenere una causa legale per far fronte all’accusa di violazione di copyright, conclusasi però con la piena assoluzione della piattaforma targata Google. Ma se quanto sta accadendo in queste settimane, con la chiusura dei famosi e cliccatissimi Megavideo e Megaupload (senza contare che medesima sorte perè toccata indirettamente o direttamente a molti altri siti quali Filesonic, Fileserve e i siti argentini Cuevana e Taringa) fosse solo l’inizio?

Ormai il primo scoglio pro legge è stato superato, la giustizia sta facendo il suo corso e la paura più grande che prevale nell’animo dei cyberviaggiatori è che si possa assistere a una vera e propria tabula rasa di quei siti che hanno fatto e continuano a fare veramente la storia del web. Per il momento queste sono solo domande, le cui risposte prenderanno forma a seconda di come andrà il processo di Kim Dotcom, fondatore di Megavideo e Megaupload, messo in carcere lo scorso 20 gennaio dagli agenti federali della Virginia dietro richiesta da parte del Dipartimento di Giustizia che oltre alla chiusura di 18 domini del sito di filesharing ha per l’appunto portato agli arresti di sei persone (3 sono ancora ricercate). L’accuse sono pesanti e cioè di aver fatto perdere all’industria dell’intrattenimento una perdita pari a 500 milioni di dollari e di aver inoltre provocato con ‘operazioni criminali’ 175 milioni di dollari di danno.

L.B.

Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan