POLEMICA SU RISARCIMENTO PASSEGGERI CONCORDIA – Dopo la trattativa di giovedì, durata dalle 10 del mattino fino a notte inoltrata, la Costa Crociere e molte associazioni dei consumatori hanno raggiunto un accordo per il risarcimento ai passeggeri della Concordia, naufragata nei pressi dell’Isola del Giglio il 13 gennaio scorso. L’indennizzo che la compagnia dovrà versare ammonta a 11mila euro a passeggero per i danni patrimoniali ed esistenziali, più altri 3mila euro a persona per il valore della crociera e le spese correlate al viaggio. Le cifre in questione non valgono per i feriti e per i familiari delle vittime: in questi casi verrno studiate soluzioni ad hoc.
Secondo le associazioni firmatarie si tratta di un accordo soddisfacente, mentre non è dello stesso parere il Codacons, che anzi definisce il risarcimento come “un’elemosina che i passeggeri non devono assolutamente accettare”. “E’ assurda poi la distinzione contenuta nell’accordo tra chi ha subito danni fisici e chi invece non ha riportato ferite: i danni fisici, infatti, sono anche quelli di tipo fisiopsichico – dichiara il presidente Carlo Rienzi – Invitiamo i passeggeri della Concordia a sottoporsi a visite mediche che certifichino lo stress psicofisico subito ed eventuali effetti psichici permanenti, che darebbero loro diritto a risarcimenti ben superiori”. Il Codacons, quindi, esorta i passeggeri a non accettare il risarcimento e sta preparando una class action contro la Costa Crociere.
Redazione online
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