Crisi Grecia: proseguono le trattative tra governo e creditori privati

Evangelos Venizelos, ministro delle Finanze greco

CRISI GRECIA – Proseguono in Grecia le trattative tra governo e creditori privati sulla ristrutturazione del debito pubblico greco. Tra i fermi parziali e gli annunci di prossima conclusione, dei giorni scorsi, che hanno provocato incertezza e disorientamento nei mercati finanziari, il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos ha annunciato ieri: “Siamo a un passo” dalla conclusione dell’accordo. Resta de definire, da parte del governo greco, “una serie di importanti questioni sul nuovo piano di aiuti internazionali”, ha spiegato il ministro; il che dovrebbe avvenire “in pochi giorni, cosicché l’offerta sia pronta entro il 15 febbraio” e scongiurare all’ultimo il default della Grecia.

“Sono stati compiuti progressi e le discussioni continueranno domani (oggi, ndr)”, ha confermato in una nota l’Iif, l’Istituto finanziario internazionale che rappresenta gli istituti creditori della Grecia. Ieri il direttore generale dell’Iif, Charles Dallara, ha incontrato il ministro delle Finanze Venizelos e i colloqui tra i due hanno avuto ad oggetto soprattutto le “questioni finanziarie” dell’accordo, mentre quelle giuridiche e tecniche sono state esaminate solo a livello generale, fanno sapere sempre dall’Iif. Come ha precisato lo stesso ministro delle Finanza greco, resta, tuttavia, ancora “molto lavoro da fare”.

L’Istituto finanziario internazionale (Iif), rappresenta circa il 60% dei creditori privati coinvolti nelle trattative. Il presidente di Deutsche Bank, Josef Ackermann, in qualità di presidente Iif, sta trattando con il governo di Atene il taglio del debito greco in mano ai privati. Ackermann, intervistato ieri a Davos (dove è in corso il World Economic Forum) dal canale tedesco Ntv, ha dichiarato: “Abbiamo fatto molto. Siamo pronti ad accettare un taglio di quasi il 70%“. “Sono ancora fiducioso che troveremo una soluzione – ha aggiunto -, dal momento che tutti gli attori sono interessati a evitare un default”.

Non è però così ottimista l’economista Nouriel Roubini, secondo cui “in pochi mesi la Grecia potrebbe essere fuori dall’Eurozona”, aggiungendo che “dopo qualche tempo potrebbe essere la volta del Portogallo”. “C’è una probabilità del 50 per cento che nei prossimi 3-5 anni anche l’Eurozona possa andare a pezzi”, ha affermato Roubini .

Redazione

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