LEGA NORD – Dopo l’aut-aut di Umberto Bossi rivolto all’ex premier Silvio Berlusconi, ci pensa Roberto Maroni a rincarare la dose e dire che il Cavaliere “deve fare chiarezza” e che “non può appoggiare il governo Monti e poi quando si andrà alle elezioni chiedere l’alleanza con il Carroccio”. Come dice un proverbio non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca e l’ex responsabile del Viminale, ospite di Daria Bignardi nel programma “Le invasioni barbariche“, ricorda a Berlusconi che la spina del governo Monti, da sempre definito antimedocratico dal popolo padano perchè non eletto dal popolo, è nelle sue mani e che la miglior soluzione per l’Italia sarebbe quella di andare subito alle urne.
Roberto Maroni parla anche del suo rapporto con il Senatur e degli equilibri interni al Carroccio, ammette di non aver condiviso alcune scelte del suo leader, ma assicura che c’è compattezza oltre che un forte legame di amicizia trentennale. L’ex ministro dell’Interno confessa che avrebbe voluto prendere la parola sul palco di Milano, non gli è stato permesso, ma non la prende come una punizione e difende Bossi a spada tratta: “Ci sono alcune posizioni che non ho condiviso, ma è la nostra storia, ci conosciamo da trenta anni e non sempre la pensiamo allo stesso modo, anche negli ultimi tempi non ho condiviso alcune sue posizioni ma con l’amicizia si superano”. Sono in tanti a prospettare un partito senza il Senatur, ma Roberto Maroni preferisce non anticipare i tempi e mantenere toni blandi: “Bossi è il segretario federale della Lega e rimarrà tale finchè deciderà di esserlo, è il padre fondatore della Lega e finora ha funzionato bene il sistema”. L’importante è il bene collettivo del Carroccio: “Sono nato con la Lega e spero che la Lega possa continuare anche dopo di me“.
Luigi Ciamburro