LEGA NORD – Il partito del Carroccio è ancora in subbuglio dopo l’aut-aut lanciato dal leader Umberto Bossi ai danni dell’ex premier Silvio Berlusconi. A rincarare la dose ci pensa il senatore leghista ed ex ministro Roberto Calderoli che, in un’intervista rilasciata a Skytg24, riecheggia quanto detto dal Senatur: se Berlusconi non staccherà la spina al governo Monti alle prossime elezioni amministrative i due ex alleati correranno separatamente, ma allo stesso tempo si dice convinto che il Cavaliere “per le idi di marzo farà cadere il governo”. A detta di Calderoli questo esecutivo tecnico, mai votato dai cittadini, starebbe portando avanti politiche di centro-sinistra a svantaggio degli elettori di centro-destra, sbandierando come segnali di malessere le continue proteste che in questi giorni stanno attraversando il Paese. “Se non vuol far harakiri – ha detto Calderoli – Berlusconi deve staccare la spina al governo perchè è di sinistra e sta colpendo l’elettorato di centrodestra”, altrimenti “se non lo farà alle amministrative andremo da soli” e la scissione non sarà più rinsaldabile.
In casa Pdl si cerca di mantenere la calma ed evitare di rispondere agli strali lanciati dalla Lega Nord, senza dimenticare che il principale partito di centro-destra è deviso tra coloro che tendono a privilegiare il rapporto con il Carroccio e quelli che, invece, si mostrano più prpositivi nei confronti di Mario Monti. Ma anche all’interno del popolo padano si evidenziano lesioni tra cerchio magico e maroniani: a Porto Tolle 148 iscritti del Carroccio si sono autosospesi dopo un contenzioso politico tra il segretario provinciale Antonello Contiero, bossiano, e il suo vice Ivano Gibin, maroniano, assessore ai lavori pubblici di Porto Tolle.
Redazione
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