Processo Unipol-Bnl: l’udienza con Berlusconi rinviata al 7 febbraio

Silvio Berlusconi

PROCESSO UNIPOL BNL – Oggi l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi avrebbe dovuto rendere dichiarazioni spontanee al Gup di Milano Maria Grazia Domanico, nell’ambito del processo Unipol-Bnl. Il Gup ha tuttavia disposto il rinvio dell’udienza al 7 febbraio, a causa della concomitanza con il procedimento Ruby, in cui l’ex premier è imputato di concussione e prostituzione minorile.

Nel processo Unipol-Bnl Berlusconi è accusato di rivelazione di segreto d’ufficio per via della pubblicazione sul quotidiano “Il Giornale”, di proprietà del fratello Paolo, della famosa telefonata, intercettata nell’inchiesta sulla scalata di Unipol a Bnl, in cui Piero Fassino diceva a Gianni Consorte: “Allora abbiamo una banca?”. L’intercettazione non poteva essere pubblicata, perché coperta da segreto d’ufficio.

Gli avvocati di Berlusconi avevano eccepito la competenza dei giudici di Milano, sostenendo invece quella del Tribunale di Monza, nel cui distretto giudiziario si torva Arcore, dove, nella Villa San Martino di Berlusconi, il 24 dicembre del 2005 avvenne l’incontro dei fratelli Silvio e Paolo Berlusconi con Roberto Raffaelli, titolare della “Research control system”, l’azienda privata che dispose le intercettazioni sul caso Unipol per conto della Procura. In quell’occasione Raffaelli avrebbe consegnato a Berlusconi il file con l’intercettazione telefonica, che fu poi pubblicata sul “Giornale” il 31 dicembre 2005.

Redazione

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