Costa Concordia: chiuse le ricerche dei dispersi nella parte sommersa della nave


NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA – Le operazioni di ricerca dei dispersi nella parte sommersa della nave da crociera Costa Concordia, naufragata al largo dell’Isola del Giglio il 13 gennaio scorso, sono state ufficialmente chiuse. Non sussistono più infatti le condizioni affinché i soccorritori possano operare in sicurezza. La decisione è stata presa dal direttore tecnico dei soccorsi, il comandante dei Vigili del fuoco di Grosseto Ennio Aquilino, ed è stata comunicata dal commissario per l’emergenza Franco Gabrielli ai familiari e alle rappresentanze diplomatiche delle persone ancora disperse.

Tutti i responsabili delle strutture operative impegnate nei soccorsi hanno convenuto sulla decisione di fermare le ricerche. I sommozzatori, che in questi giorni hanno continuato a cercare i dispersi, hanno informato sullo stato di deformazione dello scafo della nave e dopo attente valutazioni si è constatato che “oggettivamente sono venute meno le condizioni operative di sicurezza per gli operatori per proseguire l’attività di ricerca in corrispondenza di tutte le zone sommerse all’interno dello scafo”. La decisione finale in merito sarà comunque presa dal Comitato consultivo della struttura del Commissario per l’emergenza.

Continueranno le ricerche dei dispersi nella parte emersa della Concordia, così come si continuerà a scandagliare il mare intorno alla nave davanti all’Isola del Giglio, nella speranza di recuperare i corpi delle persone che ancora mancano all’appello. Il Bilancio ufficiale delle vittime è di 17 morti e 16 dispersi.

Non appena le condizioni meteo marine miglioreranno, riprenderanno le operazioni per l’estrazione del carburante dai serbatoi della nave. Dal momento in cui verranno riprese le operazioni, ha fatto sapere Costa Crociere, occorreranno “24 ore prima che si possa iniziare fisicamente il pompaggio del carburante“. Un tempo necessario ai tecnici per completare l’installazione delle pompe che dovranno estrarre dalla nave oltre 2.300 tonnellate di carburante.

Terminate le operazioni di messa in sicurezza e di recupero, la Costa Concordia non tornerà più a navigare.”Noi non riteniamo che questo relitto possa essere rimesso in esercizio”, ha dichiarato oggi l’amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi.

Redazione

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