INCONTRO MONTI COMMISSARI EUROPEI – Il presidente del Consiglio italiano Mario Monti ha incontrato oggi a Bruxelles i commissari europei Olli Rehn, Joaquin Almunia, Michel Barnier, Antonio Tajani e Algirdas Semeta per fare il punto sulle strategie economiche per rilanciare la crescita e soprattutto l’occupazione in Europa. I temi oggetto dei colloqui sono stati fiscalità, impiego, mercato interno e piccole e medie imprese.
Dopo l’intesa raggiunta ieri sul Fiscal Compact, il nuovo patto di bilancio europeo sottoscritto da 25 Paesi europei (sono rimaste fuori Gran Bretagna e Repubblica Ceca) sia Monti che i commissari europei hanno convenuto che ora è giunto il momento di mettersi al lavoro per favorire la crescita e occupazione, soprattutto giovanile. Proprio oggi sono stati comunicati i dati Eurostat sulla disoccupazione in Europa, che ha raggiunto il suo picco più alto dal 1998, e per contrastare la quale è sempre più “evidente l’urgenza di un’azione a più livelli a sostegno dell’impiego“. A questo scopo, Monti e i commissari europei hanno “convenuto sulla necessità di valorizzare il potenziale dell’industria europea, e in particolare il tessuto delle piccole e medie imprese“.
L’altra questione affrontata è stata quella dell’apertura del mercato dei servizi e del miglioramento della mobilità del lavoro. Il Commissario Barnier ha detto di essere “molto soddisfatto per il ruolo dell’Italia sul tema del mercato interno, quale fondamento dell’Unione economica”.
Importante è stato il colloquio anche sul rafforzamento del coordinamento fiscale europeo con il Commissario alla fiscalità Semeta. Monti ha assicurato il soseegno dell’Italia ai lavori del “Tax Policy Group”, un gruppo che promuove e favorisce le iniziative di coordinamento fiscale all’interno dell’Unione europea e che era stato creato dallo stesso Monti durante il suo mandato come commissario alla fiscalità, rilanciato poi nel Rapporto sul mercato interno del 2010.
Il Presidente del Consiglio ha poi sottolineato l'”importanza di tradurre gli orientamenti europei in materia di modernizzazione dei sistemi fiscali nelle politiche nazionali di riforma strutturale”, come, ad esempio, il graduale trasferimento degli oneri fiscali dal lavoro al capitale e ai consumi.
Redazione
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