
LUSI CACCIATO DAL GRUPPO PD AL SENATO – Lo scandalo della distrazione dei rimborsi elettorali dell’ex partito della Margherita-DL, che l’ex tesoriere e oggi senatore del Pd Luigi Lusi si è intascato per ben 13 milioni di euro, come lui stesso ha ammesso ai magistrati, non è per niente andato giù al Pd (il partito in cui la Margherita è confluita insieme ai Ds), che dopo le prime esternazioni di sconcerto ha deciso di cacciare Lusi dal proprio gruppo al Senato. La decisione è stata presa all’unanimità dall’ufficio di presidenza del gruppo parlamentare, su proposta della presidente Anna Finocchiaro.
Accusato di appropriazione indebita, Lusi avrebbe proposto alla Procura di Roma un patteggiamento a poco più di un anno di pena, ma i Pm avrebbero detto di no.
Secondo quanto accertato dalla indagini, in due anni l’ex tesoriere della Margherita avrebbe eseguito 90 bonifici da circa 144mila euro ciascuno, spostando i soldi dal conto corrente della Margherita a quello della TTT srl, una società di consulenza riconducibile a Lusi che in passato lavorò per il partito. Il denaro così trasferito sarebbe stato usato dall’ex tesoriere per acquistare una casa in via Monserrato a Roma, per circa due milioni di euro, alcune quote della società Paradiso immobiliare, proprietaria della villa del ‘600 a Genzano (in provincia di Roma) dove Lusi vive. Altri soldi sarebbero stati versati alla Luigia ltd, una società di diritto canadese, e ad uno studio di architettura che porta il nome della moglie, infine cinque milioni di euro sarebbero stati impiegati per pagare le tasse su tutte le operazioni eseguite.
Redazione
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