CAMERA: RESPONSABILITÀ CIVILE MAGISTRATI – Sono letteralmente esplose le polemiche dopo che oggi la Camera dei Deputati ha approvato un emendamento, proposto dal leghista Gianluca Pini, che introduce la responsabilità civile dei magistrati. Il relatore del governo aveva espresso parere negativo, ma la norma è stata approvata, a scrutinio segreto, con 264 voti a favore, 211 contrari e un astenuto.
Numerose le reazioni di sdegno e le proteste. Il ministro della Giustizia, Paola Severino auspica una correzione in Senato sulla norma: “Il Parlamento è sovrano ma confidiamo che in seconda lettura si possa discutere qualche miglioramento”, ha commentato Severino. La reazione più dura è stata quella dell’ex magistrato e leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che ha parlato di norma immorale, vessatoria e ricattatoria, e ha detto di temere “che dopo 20 anni, non ci sarà solo una Mani Pulite giudiziaria, ma una nuova Mani pulite del popolo che alzerà i forconi“. Si tratta dell'”ennesimo colpo di coda del partito trasversale dell’impunità e dell’illegalità“, ha detto invece il vice coordinatore nazionale di Futuro e Libertà, Fabio Granata. In molti, infatti, parlano di ritorsioni o vendette contro la magistratura, per le sue inchieste su diversi politici e parlamentari. Critico anche il Partito democratico. E’ dunque molto probabile che l’emendamento sia stato votato da Pdl e Lega, più qualche “cane sciolto”.
“Il Pd ha votato compatto contro l’emendamento Pini e i numeri parlano chiaro e chi dice il contrario cerca solo di mettere zizzania“, ha dichiarato il segretario dell’aula del Pd, Erminio Quartiani. “Inaccettabile invece – ha aggiunto Quartiani – il comportamento del Pdl, che aveva garantito la tenuta dell’intero gruppo sull’orientamento contrario del governo ma che, al momento del voto, e anche qui i numeri parlano chiaro, ha votato a favore dell’emendamento della Lega”.
Redazione
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