INTERVISTA SIMONA MARCHETTI – Cara Simona, lieti di ospitarti su Direttanews. Per prima cosa, dacci un commento sulle operazioni di mercato condotte dalle squadre del nostro campionato e quale club a tuo parere si è rafforzato maggiormente…
Credo che la squadra che più si è rafforzata nel mercato di riparazione sia stata la Juventus, perché ha preso giocatori tecnicamente validi e che ben si adattano al gioco di Conte e perché si è anche liberata delle “zavorre” che aveva in organico dalla scorsa estate. Direi un bel 7 pieno. Al secondo posto ci metto il Milan, perché – a dispetto della Tevez-novela e di come è finita – ha preso Maxi Lopez, che è un signor attaccante e soprattutto già pronto rispetto all’argentino del Manchester City che invece non gioca da quattro mesi e la cui condizione fisica è un punto interrogativo. Mi piace anche Mesbah, sebbene nelle prime due partite che ha già giocato non sia stato brillantissimo, ma credo dipenda dalla mancanza di automatismi che devono ancora essere mandati a memoria; quanto a Muntari, penso che la sua voglia di rivalsa potrebbe fare la differenza e contare più delle lacune evidenziate durante l’esperienza all’Inter. Voto finale 6,5. Sull’ultimo gradino del podio metto invece l’Inter, perché ha preso un giocatore non in perfette condizioni fisiche (Guarin, fermo un mese) e ne ha perso uno fondamentale per il centrocampo come Thiago Motta. Ottimo invece l’acquisto di Palombo. Voto finale: 6
I giornalisti e gli stessi procuratori hanno giudicato questo mercato veramente “povero” anche a livello di colpi ad effetto: quale trasferimento ti ha spiazzato in particolare?
Spiazzata magari no, ma il passaggio di Muntari anticipato di sei mesi mi ha lasciata un tantino sorpresa, soprattutto se penso al contemporaneo addio di Thiago Motta: lungi da me dal paragonarli, ma forse bisognava agire con una maggiore lungimiranza. Qualità che nelle campagne acquisti dell’Inter post-triplete non mi pare di aver più visto, purtroppo.
Reputi corretta la strategia dell’Inter di vendere Thiago Motta e Muntari rimpiazzandoli con Guarin e Palombo?
Ho già risposto nella precedente domanda: Palombo è un buon acquisto, Guarin è tutto da scoprire, sempre che le condizioni fisiche glielo consentano. Su Guarin c’erano Juve e Chelsea che, improvvisamente, si sono chiamate fuori dalla corsa al centrocampista. Poi viene fuori la lesione importante al polpaccio e il mese di stop. Onestamente non voglio pensare male, ma qualche sospettuccio mi viene.. Quanto a Thiago Motta, non andava venduto per la semplice ragione che là in mezzo al campo uno coi piedi buoni e che detta i tempi come il brasiliano l’Inter non ce l’ha…
Finalmente si è conclusa la telenovela Tevez al Milan: pensi che questa trattativa possa proseguire già a partire dalla prossima estate?
I rapporti fra Milan e Manchester City sono nettamente migliorati e credo che la trattativa possa riprendere in estate, anche perché a gennaio sono state gettate le basi anche per future operazioni. Penso a Ibrahimovic: non sono così convinta che resterà al Milan, anzi credo l’esatto contrario. E i soldi del City, a maggior ragione se sulla panchina inglese dovesse arrivare davvero Mourinho come sostengono molti in Inghilterra, fanno indubbiamente gola a chiunque.
Con l’arrivo di Borriello, Caceres e Padoin la Juventus si è davvero rinforzata in vista dell’assalto allo scudetto?
Ne sono convinta. Gli acquisti, come detto prima, sono stati ragionati e – sulla carta – azzeccati e vanno a rinforzare un organico già collaudato. Se aggiungiamo a questo il fatto che la Juve non ha le Coppe, ecco che la Juventus diventa la vera squadra da battere per lo scudetto e non solo per il primo posto in classifica che ha attualmente
Un commento sulle mosse in entrata e in uscita effettuate dai due club capitolini….
Ahi, che dolori.. Sia Roma che Lazio hanno deluso – e anche parecchio – in questa tornata di mercato: credo che ai giallorossi il tormentone De Rossi non abbia giovato, mentre la Lazio ha preso Candreva, un po’ pochino. Capisco la rabbia dei tifosi di entrambe le tifoserie, anche se certe reazioni (mi riferisco agli insulti razzisti a Cissé da parte dei laziali, reo di aver lasciato Roma) sono assolutamente da censurare e figlie di una maleducazione che non conosce bandiera.
Simone Ciloni