Egitto: tre giorni di lutto nazionale per la strage di Porto Said


EGITTO: STRAGE PORTO SAID – La sconvolgente tragedia che ieri sera ha provocato la morte di oltre 70 persone e il ferimento di altre 1.000 nel corso di una partita di calcio a Porto Said, in Egitto, ha indotto il capo del consiglio militare al governo, Hussein Tantawi, a indire tre giorni di lutto nazionale, da oggi e fino a sabato sera. Ieri, nella città del Nordest dell’Egitto, durante la partita di calcio tra la squadra locale di al Masry e quella ospite di el Ahlysi si è scatenata una vera e propria guerriglia, con lanci di pietre e l’invasione del campo di gioco da parte di centinaia di tifosi del Masry. Le due squadre di calcio sono divise da un’antica rivalità sportiva, ma quello che è successo ieri va ben oltre le dispute seppur violente tra opposte tifoserie, per riflettere il profondo stato di divisione e di conflittualità ancora presente in Egitto dalla rivoluzione del 25 gennaio dello scorso anno.

La polizia è stata completamente incapace di mantenere il controllo dell’ordine e alcuni ritengono che l’assalto dei tifosi del Masry in realtà fosse stato pianificato.

Oggi la situazione a Porto Said è calma. Il ministro dell’Interno Egiziano Mohamed Ibrahim ha rimosso il capo della sicurezza della città. Nel frattempo, al Cairo, i tifosi della squadra di el Ahlysi hanno inscenato un sit-in davanti alla tv pubblica egiziana per protestare contro l’attacco subìto.

Redazione

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