In Spagna 2011 nero per il lavoro: 5,3 milioni il numero di disoccupati

LA SPAGNA E LA DISOCCUPAZIONE – Il 2011 si è concluso in Spagna con la soppressione di 9.000 impieghi al giorno e a perdere il lavoro sono state 283.700 persone; la disoccupazione è aumentata anche a gennaio, quando ad essere licenziati sono stati in 177.470, registrando il secondo peggior inizio d’anno dal 1997. Rispetto al gennaio dello scorso anno, il numero di disoccupati risulta aumentato del 8,72%, equivalente a 368.826 persone. Una partenza peggiore ci fu solo nel 2009, anno della Grande Recessione, quando salì a 198.838 il numero di disoccupati.

Tale tendenza è frequente nel mese di gennaio e se ne registrano i dati precisi solo una settimana dopo la pubblicazione dell’Inchiesta di Popolazione Attiva (EPA), una statistica considerata come il miglior indicatore del mercato del lavoro spagnolo; l’indagine ha palesato il record raggiunto, con 5,3 milioni di disoccupati e una tassa di disoccupazione del 22,85%. Nella giornata del 2 febbraio, il Ministero del Lavoro ha informato che la media dei lavoratori è al di sotto dei 17 milioni (16.946.237).
I dati del servizio pubblico in materia di occupazione rilevano un aumento di iscritti al vecchio Inem (Istituto Nazionale del Lavoro) pari a 283.700, una crescita del 4,01% fino a sfiorare i 4,6 milioni (4.599.829). Secondo Engracia Hidalgo, segretaria di Stato del Lavoro, appare evidente che “oltre alla profonda crisi economica che sta vivendo il paese, le riforme di lavoro messe in atto dal Governo precedente non hanno evitato che il licenziamento sia il principale meccanismo di risposta alla caduta della domanda”. Sull’argomento continua sottolineando che “in questo contesto una riforma del lavoro come quella che sta preparando il Governo è più che giustificata, dal momento che è necessario restituire la fiducia a lavoratori ed impresari, affinché possano superare insieme la crisi, e che il licenziamento sia l’ultima soluzione”.
La mancanza di lavoro sale in tutte le Comunità spagnole, ma soprattutto a Madrid e in Andalusia; dal punto di vista del genere, è più alta tra le donne (4,47% in più di disoccupate) rispetto agli uomini (3,56%). Tra i giovani sotto i 25 anni, l’aumento è di 16.396 persone nel mese di gennaio rispetto al mese precedente, mentre tra i giovani sopra questa età di 161.074.

 

Paolo Battisti