
PROCESSO ASSANGE – Seconda e ultima giornata di processo per Julian Assange, almeno per quanto riguarda il ricorso fatto per ostacolare l’estradizione impostagli precedentemente. Il numero uno di Wikileaks sta affrontando il tutto dinanzi la Corte Suprema inglese; sono stati proprio due giudici dell’Alta Corte di giustizia a stabilire che il caso di Assange, sollevando “una questione di interesse generale” del pubblico poteva essere esaminato dalla Corte Suprema, ossia il massimo organo giudiziario del Regno Unito.
Nello specifico oggi la seduta inizierà con l’avvocato che rappresenta la Svezia che esporrà la sua tesi cercando di convincere i giudici sul perchè l’uomo debba essere estradato, a seguire l’intervento del legale del fondatore del sito che dovrà impegnarsi a mettere in piedi una difesa impeccabile in massimo sessanta minuti. Il verdetto sarà comunque reso noto solo tra qualche settimana.
Assange è stato accusato di stupro da parte di due donne svedesi e nei suoi confronti il tribunale di Stoccolma ha emesso, il 18 novembre 2010, un mandato di arresto, poi girato all’Interpol e diventato mandato di arresto internazionale nei confronti del fondatore di Wikileaks. L’uomo è stato arrestato lo scorso dicembre in Inghilterra.
Redazione online
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