NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA – La nave da crociera Costa Concordia, naufragata al largo dell’Isola del Giglio la notte di venerdì 13 gennaio dopo l’urto contro uno scoglio, verrà rimossa interamente senza essere smembrata. Lo ha annunciato la Compagnia Costa, che ha assicurato “massimo impegno e velocità anche sul piano di rimozione” della nave che dovrebbe essere presentato entro marzo. La Costa ha indetto un appalto tra dieci società da tutto il mondo (americane, olandesi, cinesi e giapponesi), esperte in operazioni di recupero in mare, che dovranno presentare un piano per la rimozione della Concordia che eviti di smantellare il relitto davanti al porto dell’Isola del Giglio, dove si trova. “I piani predisposti – ha dichiarato la compagnia – dovranno pervenire entro l’inizio di marzo 2012 a Costa Crociere, che li valuterà insieme al Comitato Scientifico della Protezione Civile per arrivare a scegliere il piano migliore entro la fine di marzo“.
Per “la migliore definizione” del piano di rimozione della nave, la compagnia ha costituito un comitato tecnico, ne fanno parte rappresentanti di Carnival Corporation & plc (la società americana proprietaria di Costa Crociere), Fincantieri (l’azienda navale che ha costruito la Concordia) e Rina, il registro navale italiano. Il comitato “opererà in coordinamento con le Autorità Competenti”, fanno sapere da Costa Crociere.
Intanto, sono ancora ferme per il maltempo le operazioni di recupero del carburante dai serbatoi della Concordia. “È il tempo che detta l’agenda”, ha detto ieri il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. “La società Smit (incaricata delle operazioni, ndr) ha detto che ha bisogno di 24 ore di tempo per terminare la flangiatura e da quel momento inizieranno le attività di pompaggio”, ha aggiunto. Sono al momento escluse le ricerche dei dispersi nella parte sommersa della nave, per la mancanza delle condizioni di sicurezza. Gabrielli ha tuttavia lasciato aperto qualche spiraglio, per il recupero dei 16 poveri corpi che ancora non si riescono a trovare, non escludendo che le ricerche possano essere riprese in futuro, qualora fossero ripristinate le condizioni di sicurezza, con la pulizia della nave e l’apertura di nuovi varchi.
Redazione
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