Scandalo rimborsi elettorali Margherita: l’inchiesta si allarga. Rutelli si tira fuori

Luigi Lusi

SCANDALO RIMBORSI ELETTORALI – Si sta facendo sempre più grave la vicenda della sottrazione dei rimborsi elettorali dell’ex partito della Margherita, sottratti, per la cifra di 13 milioni di euro, dall’ex tesoriere Luigi Lusi. I magistrati hanno infatti deciso di allargare l’inchiesta e verificare se ci siano state altre appropriazioni indebite e soprattutto se erano coinvolti altri esponenti del partito. Nel frattempo, Lusi, che è senatore del Pd (il partito in cui è confluita la Margherita insieme ai Ds) è stato cacciato dal gruppo del Partito democratico al Senato per volontà della presidente Anna Finocchiaro. Il Pd, come chiesto da molti suoi esponenti, sta anche valutando l’espulsione di Lusi dal partito. La Commissione di Garanzia del Pd potrebbe prendere una decisione in merito già lunedì prossimo, quando si riunirà.

Lo scandalo ha creato forte imbarazzo e irritazione all’interno del Partito democratico e il segretario Pier Luigi Bersani è molto preoccupato per le ripercussioni negative che potrà avere sull’opinione pubblica. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha chiesto invece l’intervento del Parlamento per varare una norma che regoli in modo più trasparente i partiti e i loro finanziamenti. “Il problema non è finanziare la politica ma garantire modalità di erogazione e funzionamento dei partiti in modo che questi siano delle case di vetro e regolamentati per legge“, ha affermato Casini.

L’ex leader della Margherita, ora dell’Api, Francesco Rutelli si è tirato fuori dallo scandalo scaricando tutta la responsabilità della sottrazione dei fondi sull’ex tesoriere del partito. “Come il boy scout sia diventato uno che prende soldi per sé per comprare delle case è per me una cosa inspiegabile”, ha dichiarato Rutelli a Repubblica. “Lusi ha fregato noi e la nostra buonafede, ma la verità è stata accertata in meno di 24 ore”, ha aggiunto. Rutelli ha quindi spiegato: “Sono stato chiamato dai magistrati il 16 gennaio e la notte stessa ho telefonato a Lusi per chiedergli spiegazioni. Gli ho detto di andare subito dagli inquirenti e lì ha firmato l’ammissione piena. Mi ha mentito e ha tradito la fiducia di tutta la Margherita, da Bianco a Bindi, da Parisi a Castagnetti e Franceschini. Per quanto mi riguarda metto a disposizione su facebook il mio estratto conto: 56 mila euro. Da quando faccio politica il mio patrimonio è diminuito. Sul mio impegno trasparente non posso accettare ombre. Quando ho fondato Api, ho tagliato la carta di credito che avevo come presidente della Margherita e l’ho restituita a Lusi”.

Gli ex dirigenti della Margherita hanno dato la disponibilità a fare tutto quanto necessario per “avere il massimo della chiarezza” e “andare fino in fondo a questa situazione, non avendo nulla da nascondere o da temere“, come ha precisato il legale di Rutelli, Titta Madia. “L’altro intento”, ha spiegato Madia, “è quello di recuperare il maltolto per quanto sarà possibile”. Francesco Rutelli e gli altri dirigenti della Margherita si sono costituiti parte offesa nell’inchiesta.

Intanto, la procura di Roma ha aperto un nuovo filone di indagine rispetto ai fondi gestiti dalla Margherita. I magistrati vogliono accertare se ci siano state altre appropriazioni illecite. Quindi, alcuni ex esponenti del partito potrebbero essere ascoltati come testimoni. Tra questi ci sono Renzo Lusetti, Enzo Carra e altri che firmarono un ricorso presentato al tribunale civile di Roma per impugnare la validità dei bilanci della Margherita concernenti il periodo 2009-2010. La Procura di Roma ha intenzione di verificare se all’interno del partito Lusi avesse dei complici o altri fossero a conoscenza della sua gestione illecita dei fondi della Margherita. Al momento l’unico indagato nell’inchiesta è l’ex tesoriere.

Nei prossimi giorni i legali di Lusi incontreranno quelli del Pd per stabilire le modalità di restituzione dei 13 milioni di euro sottratti. L’ex tesoriere ha proposto come garanzia una fideiussione da 5 milioni di euro, ma dal Pd vorrebbero estenderla anche agli immobili intestati a Lusi. Non si è ancora deciso come verranno impiegati i fondi una volta che saranno restituiti.

 

Redazione

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