Siria: 27 morti in bombardamento di Assad a Homs. La Russia accusa l’Occidente di isteria

Esercito in Siria

SIRIA MORTI HOMS. LAVROV ACCUSA OCCIDENTE – Continua la scia di violenza in Siria. Anche oggi il bilancio dei morti è salito in Siria, dove almeno 27 persone sono morte a Homs a causa degli scontri tra i manifestanti e i seguaci del regime di Bashar al-Assad. A rendere nota la notizia, con dati alla mano, sono stati i Comitati di coordinamemto della zona.

Intanto nonostante sia andato male la votazione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la Lega Araba ha promesso che proseguirà la battaglia per porre fine alla crisi della Siria. A dirlo è stato Nabil el-Arabi, segretario generale dell’organismo arabo, sottolineando come oggetto del discorso della riunione, prevista per il prossimo 11 febbraio al Cairo, sarà proprio la situazione di criticità vissuta dal paese. Nello specifico il buco nell’acqua del Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stato dovuto al veto imposto da Russia e Cina. Il testo si prefiggeva di condannare il regime siriano di Bashar al-Assad, per le violenze nei confronti della popolazione civile, ma escludeva esplicitamente un intervento armato. A sostegno della risoluzione si è schierata la maggior parte dei Paesi arabi e occidentali, ma non è bastato. Questa è la seconda volta che Russia e Cina pongono il loro veto ad una risoluzione dell’Onu sulla Siria, dopo quanto già accaduto lo scorso ottobre.

Molte sono state le critiche rivolte ai due Paesi ma la Russia, con fare leggero, ha risposto bollando come “isterica” la condanna unanime dei Paesi occidentali al veto di Mosca e Pechino circa l’ultima bozza di risoluzione Onu contro il regime in Siria. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in merito ha spiegato: “Direi che alcuni commenti dall’Occidente sul voto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sono indecenti e rasentano l’isteria”.

L.B.

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