MALTEMPO E NEVE IN ITALIA – Stamane la città di Roma cercherà di tornare alla normalità nonostante le previsioni meteorologiche non escludano altre deboli nevicate. Tutte le strade sono sgomberate dalla neve, il trasporto pubblico torna regolare, riaprono gli uffici pubblici chiusi da venerdì, ma le scuole resteranno ancora chiuse così come parchi e ville storiche per monitorare il rischio caduta alberi. Ben più allarmante la situazione nell’hinterland: nella valle Aniene molte famiglie sono ancora isolate, tante le strade secondarie ancora impraticabili, in alcune zone manca l’acqua dopo due giorni di black-out che ha lasciato migliaia di persone senza energia elettrica. E nelle prossime ore sarà il gelo il principale problema, cui seguiranno ulteriori precipitazioni nevose.
Situazione difficile anche in Molise dove la colonnina di mercurio è scesa fino a -10°C e fino a domenica non sono previsti miglioramenti. Continua a salire il tragico bilancio delle vittime: ieri due anziani ultraottantenni sono stati trovati morti nelle loro abitazioni, uno a Campomarino l’altro a Bagnoli del Trigno. Dopo la paralisi dei trasporti dei giorni scorsi qualche treno è riuscito a partire, ma a Isernia la popolazione è stata lasciata sola a fronteggiare l’emergenza maltempo, come denuncia il primo cittadino Gabriele Melogli: “Il servizio comunale di protezione civile continua da solo nell’opera di contrasto dell’emergenza. L’Esercito si è concretizzato con l’arrivo di appena una quindicina di militari e due mezzi. Un camion e una ruspa che, tra l’altro, non può essere utilizzata perchè di dimensioni inadeguate. L’annunciato arrivo di un ingente numero di uomini e mezzi dell’Esercito a Isernia – conclude il sindaco – ha creato false aspettative tra i cittadini. Pertanto a contrastare l’emergenza ci siamo solo noi”.
Piccoli disagi anche a Napoli, soprattutto per i senzatetto, cui sono andati in aiuto i vigili urbani che hanno distribuito coperte e viveri, invitandoli a recarsi all’interno delle stazioni metropolitane o presso i dormitori pubblici. Ad essere continuamente monitorata è la zona collinare dei Camaldoli, dove le scuole resteranno chiuse e la gente viene invitata ad uscire solo se necessario. La neve è scesa copiosa anche nel Barese, specie tra Gioia del Colle e Casamassima, dove gli uomini dell’Anas sono dovuti intervenire con gli spazzaneve per sgomberare le strade dal ghiaccio; ma nella notte sono caduti altri fiocchi, per questo la polizia stradale invita la popolazione a non uscire di casa e a limitare l’uso di auto e moto.
Intanto nelle Marche scoppia la polemica sull’intervento a pagamento dei militari che devono spalare la neve: 700 euro al giorno per dieci spalatori più vitto e alloggio. Tanto sono costretti a pagare i sindaci di Urbino e Ancona poichè la Regione non ha decretato lo stato d’emergenza poichè, come spiegato dal governatore Gian Mario Spacca, secondo il decreto Mille proroghe a pagare sarebbero i cittadini “costretti a subire, come proprio qui è già avvenuto con l’alluvione di un anno fa, un aumento delle accise sulla benzina”.
Luigi Ciamburro
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