
COLPO DI STATO ALLE MALDIVE – Si complica la situazione alle Maldive, dopo quello che era sembrato un colpo di stato senza gravi violenze. Oggi sono scoppiati diversi scontri tra la polizia e i sostenitori del presidente dimissionario Mohamed Nasheed. Non solo nella capitale Malè, ma anche due atolli, Addu e Thinadhoo, frequentati dai turisti, dove i sostenitori hanno attaccato i commissariati di polizia e un edificio governativo è stato dato alle fiamme.
A Malè, tra i manifestanti c’era lo stesso Mohamed Nasheed che ha accusato l’ex vicepresidente e suo successore Mohamed Waheed Hassan del colpo di stato che ieri lo ha costretto alle dimissioni. Nasheed ha chiesto le dimissioni di Waheed e l’apertura di un’inchiesta che porti a processo i responsabili. E proprio l’ex presidente sarebbe stato picchiato e ferito, anche se non gravemente durante gli scontri di oggi a Malè. Lo ha ha riferito all’agenzia Adnkronos il sindaco della capitale delle Maldive, Adam Malik. Il sindaco ha raccontato che nella capitale si è svolta “una marcia pacifica” per protestare contro le dimissioni di Nasheed e il nuovo governo “illegale”, quando la polizia ha caricato i manifestanti. “Molte persone sono rimaste ferite” e alcune sono state “ricoverate in ospedale”, ha detto Adam Malik, aggiungendo che Nasheed “guidava un governo molto popolare e la gente è molto arrabbiata”.
Oggi, il nuovo presidente delle Maldive Mohammed Waheed Hassan aveva rivolto un appello alle forze politiche per la formazione di un governo di unità nazionale, con la partecipazione di tutte le forze politiche. Waheed ha negato di aver partecipato al “complotto” che ha portato alle dimissioni forzate di Mohamed Nasheed, eletto nel 2008. Il nuovo presidente ha detto di essere “fiducioso che insieme” a tutte le forze politiche “saremo capaci di costruire un paese stabile e democratico”.
Redazione
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