
IN SVEZIA PROLUNGATA L’ETA’ LAVORATIVA – Lavorare fino a 75 anni? Una possibilità che dovrebbe essere presa in considerazione. A dirlo in un’intervista al quotidiano Dagens Nyheter è stato il premier svedese, il conservatore Fredrik Reinfeldt, secondo il quale l’idea di una pensione a 65 anni non si accorda più con i tempi che stiamo vivendo. E così potrebbe diventare realtà nel prossimo futuro avere una vita lavorativa che si spinge fino ai 75 anni.
Oggi in Svezia c’è un sistema flessibile di uscita dal mondo del lavoro: si può cominciare a percepire la pensione a 61 anni o proseguire a lavorare fino a 67. Cosa che però fanno in pochi: secondo il Centro Statistico svedese nel 2010 gli over 65 impiegati erano il 7,8%.
L’analisi di Reinfeldt parte da una considerazione: “Se la gente pensa di poter vivere più a lungo e insieme continuare a lavorare gli stessi anni, allora deve essere preparata al fatto che le pensioni verranno ridotte. In questo caso la domanda è? La gente è preparata ad avere pensioni più basse? Io penso di no”.
Reinfeldt si pone il problema con cui si confrontano anche tanti altri governanti: sale l’aspettativa di vita, aumentano gli anni di pensione da pagare, aumenta l’età media della popolazione. Il peso sul welfare rischia di far collassare l’impianto. Per usare le parole di Reinfeldt, il sistema pensionistico non si regge sulla magia.
L’idea di una vita lavorativa che si prolunga secondo Reinfeldt consentirebbe anche ai 55enni di ritornare appetibili sul mercato del lavoro: le aziende infatti si ritroverebbero a dover assumere qualcuno con la prospettiva di averlo una ventina d’anni. E se una persona arriva a 50 anni stanca nel fisico, per il premier anziché aspettare di andare in pensione dovrebbe impegnarsi a cercare un lavoro più adatto alla sua condizione. Anche perché, ha sottolineato il premier, è importante che gli svedesi abbiano la capacità e la predisposizione mentale di cambiare più volte occupazione nel corso della loro vita.
Reinfeldt parla e l’opposizione tuona. I socialdemocratici hanno bollato le idee del premier come provocatorie. Per i laburisti oggi in Svezia molte persone arrivano ai 65 anni usurate nel fisico: assurdo pensare di prolungare la vita lavorativa, ha detto alla televisione pubblica Tomas Eneroth, portavoce socialdemocratico in materia di pensione. Parere negativo anche dai sindacati, convinti che per i propri iscritti sia impossibile continuare a lavorare fino a 75 anni.
Antonio Scafati