Isola del Giglio: riprendono le operazioni per il recupero del carburante dalla Concordia


CONCORDIA: RECUPERO CARBURANTE – Questa mattina all’Isola del Giglio sono riprese le operazioni per l’estrazione del carburante dalla Costa Concordia, la nave da crociera naufragata al largo dell’Isola del Giglio la sera di venerdì 13 gennaio. Si tratta delle operazioni di flangiatura, cioè di posizionamento delle flange (valvole) sulla chiglia della nave per permetterne lo svuotamento dei serbatoi. Il miglioramento delle condizioni meteo-marine ha consentito la ripresa di queste operazioni preliminari, che potrebbero concludersi già in giornata. Dopodiché potrà iniziare lo svuotamento vero e proprio dei serbatoi.

Proseguono, intanto, le attività di monitoraggio dei movimenti dello scafo della Concordia, condotte dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, e di monitoraggio ambientale, assicurate da Ispra e Arpat. Al momento non si segnalano anomalie nei movimenti della nave né nei rilevamenti relativi al rischio ambientale. Tuttavia, esiste un “concreto” “rischio di collassamento” per lo scafo della nave, come ha detto ieri il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini alla Commissione Lavori pubblici del Senato. “Non ho informazioni per dire che sono stati sbagliati i programmi” sul pompaggio del carburante dai serbatoi della Concordia, ha aggiunto Clini, sottolineando però le “molte preoccupazioni sui rinvii” delle operazioni. “Abbiamo chiesto indicazioni più precise su procedure alternative efficaci anche in condizioni climatiche avverse”, ha spiegato il ministro, “anche perché non abbiamo ancora la garanzia che lo scafo non possa essere ancora compromesso“, ha concluso.

Redazione

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