SIRIA: BOMBARDAMENTI A HOMS – E’ una strage senza fine a Homs colpita anche oggi da nuovi bombardamenti da parte delle forze del regime di Bashar al Assad. Oggi sono già morte 13 persone, hanno riferito gli attivisti. Ma è stato ieri il bilancio più pesante di una guerra civile sempre più aspra: nel corso delle operazioni militari definite dal governo siriano di “anti-terrorismo”, a Homs, Zabadani e Daraa sono state uccise un centinaio di persone, hanno riferito testimoni locali. Ma la strage più atroce e sconvolgente è stata compiuta in un ospedale di Homs, dove sono morti circa 20 neonati che erano nelle incubatrici che sono andate in black-out elettrico in conseguenza degli attacchi dell’esercito siriano. Notizia che tuttavia è stata con forza smentita dal governo di Damasco.
Diversi quartieri di Homs sono stati quasi interamente distrutti sotto i colpi dell’artiglieria di Assad.
Nel frattempo si moltiplicano le reazioni di sdegno e protesta nei confronti dei massacri in Siria. Mentre gli Stati Uniti stigmatizzano l’atteggiamento della Russia nei confronti del regime di Assad. “La Russia non otterrà nulla” nello stare vicino al regime del presidente siriano, detto ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, che ha definito anche tardiva l’ipotesi, prospettata dalla Russia, di aprire un dialogo tra Assad e l’opposizione siriana.
Redazione
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