Guerra in Siria, Barack Obama: “Il bagno di sangue deve finire”

 

GUERRA IN SIRIA – In Siria non si arresta il bagno di sangue e nella giornata di ieri almeno 126 persone sono rimaste uccise dal fuoco dell’artiglieria delle forze governative che, pur di difendere il regime di Bashar al Assad, non esitano a sparare sui propri fratelli. Barack Obama, nell’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Stampa’, ha dichiarato “che l’orrenda violenza contro il popolo siriano deve finire e che Bashar Assad deve dimettersi così che una transizione democratica possa iniziare immediatamente”. Poi al termine dell’incontro con Mario Monti alla Casa Bianca, e dopo il colloquio tra Hillary Clinton e il ministro Giulio Terzi, ha ribadito che anche insieme all’Italia si è parlato della crisi siriana “su cui entrambi abbiamo grande interesse affinchè finisca il bagno di sangue”.

Secondo indiscrezioni trapelate sul ‘Times’ sarebbe in fase di elaborazione un piano per armare le forze ribelli al governo di Assad, mentre secondo il ‘Guardian’ in Siria sarebbero già all’opera reparti speciali britannici, americani e del Qatar. La Russia si dice contraria a questo tipo di intervento e il ministro degli Esteri, Aleksandr Lukashevich, ha definito illegittima la decisione presa in gran segreto. Ma oggi in Siria è previsto un’altra strage di civili come ormai accade ogni venerdì, quando i fedeli islamici si riuniscono in preghiera per poi scendere in strada e chiedere una società diversa, più libera e democratica. Ma la risposta del governo è fuoco e morte…

 

Luigi Ciamburro

 

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