Mario Monti a New York: missione riuscita nel tempio della finanza internazionale

 

MARIO MONTI NEGLI USA – Nella giornata newyorkese, l’ultima del tour a stelle e strisce, Mario Monti ha incontrato alcuni grossi investitori, fa un salto di due ore a Wall Street per parlare con gli operatori e conclude la giornata presso il Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite. Il premier italiano si dice certo di essere riuscito a convincere i mercati a puntare sull’Italia dopo il decreto ‘Salva Italia’ e il pacchetto di liberalizzazioni in programma. Ancor prima di recarsi alla sede della Borsa, il Professore ha incontrato il magnate della finanza Usa, George Soros, ed Henry Kravis della Kkr, uno dei grandi fondi di investimento che operano a Wall Street, con i quali ha parlato di riforme approvate e future e si è detto certo che verranno approvati dal Parlamento italiano. Poi si reca al New York Stock Exchange, sede di Wall Street, che per l’occasione fa sventolare un tricolore sulla facciata dell’edificio.

Al termine della giornata, il presidente Mario Monti, forte di uno spread ancora in calo, dirà di essere ottimista sul fatto di esser riuscito a conquistare la fiducia dei mercati finanziari statunitensi, anche se “non lo dicono seduta stante”, e intorno all’Italia c’è grande interesse non solo dal punto di vista economico, ma anche politico, nella speranza che abbia un ruolo decisivo nell’ambito dell’Eurozona al fine di uscire dalla crisi dei debiti sovrani che tanto spaventa gli Usa. In vero, aggiunge il premier, “a giudicare dall’andamento del mercato qualcuno deve aver già investito e penso che l’opinione dei mercati, così come gli altri governi, si stanno formando della serietà con cui l’Italia sta affrontando i suoi problemi, non possa che far aumentare l’atteggiamento positivo” verso le imprese del Bel Paese. “In questi giorni – ha affermato il presidente del Consiglio – ho trovato parole, in privato ed in in pubblico, di apprezzamento che sono andate al di là delle aspettative, soprattutto da parte del presidente Obama. Da parte dei mercati, invece, ci vuole più tempo perchè parlando con acquisti e investimenti, non con le parole”.

Infine visita alla sede delle Nazioni Unite dove, in compagnia del ministro degli Esteri Giulio Terzi, ha incontrato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon, confermato di voler procedere con le sanzioni all’Iran e si è detto preoccupato per la crisi in Siria. Poi ultima breve visita al consolato italiano di New York e via verso l’Italia, dicendosi “più determinato che mai” a proseguire sulla strada delle riforme.

 

Luigi Ciamburro

 

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