AUSTERITY GRECIA – Dopo l’approvazione del nuovo piano di austerità da parte del Parlamento greco, il commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn ha espresso soddisfazione, ma ha subito sottolineato che si tratta solo di una delle tre condizioni che l’Eurogruppo ha imposto alla Grecia prima di sbloccare gli aiuti: le altre due sono un ulteriore taglio di 325 milioni di euro alla spesa corrente e un impegno scritto dei leader dei partiti politici a rispettare i piani anche dopo le elezioni di aprile. Rehn si è comunque detto fiducioso che anche queste condizioni, “tra cui i 325 milioni mancanti, saranno rispettate prima della riunione” dell’Eurogruppo di mercoledì 15 febbraio.
“Per decenni la Grecia ha vissuto al di sopra delle sue possibilità, seguendo un modello economico che evidentemente non poteva andare oltre perché l’ha portata agli squilibri e alle incertezze di oggi”, ha proseguito il commissario europeo, aggiungendo che “la correzione degli squilibri e il ritorno a conti pubblici sostenibili sono condizioni inevitabili, l’Unione europea resta vicino ai cittadini greci, e le autorità devono ora assicurare il ritorno del Paese alla crescita“.
Riguardo alle violenze scoppiate ieri ad Atene, Rehn ha espresso la sua condanna, precisando che sono opera di “individui che non rappresentano la maggioranza del Paese, che invece dimostra di capire” la gravità della situazione e la necessità delle misure chieste dall’Europa.
Un default della Grecia “sarebbe un risultato ancora più devastante” per la Grecia e la sua popolazione e per l’intera “economia Ue” a causa dell'”effetto contagio” che provocherebbe, ha concluso Rehn.
Valeria Bellagamba
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