AUMENTO DI SUICIDI IN SVEZIA – Negli ultimi quindici anni il tasso di suicidi in Svezia è sceso di un quinto: sempre di meno quelli che si tolgono la vita a Stoccolma e dintorni, quindi, mostrando un trend che va a sfatare uno dei luoghi comuni sulla Svezia. Ma c’è dell’altro. Se è vero che in termini assoluti i suicidi sono calati, va detto pure che se si va ad analizzare ogni singola fascia d’età si scopre che tra i giovani la tendenza a togliersi la vita è in crescita. Tra quelli compresi tra i 15 e i 24 anni, i tentativi di suicidio sono aumentati nel corso dell’ultimo decennio.
Quello dell’alto tasso di suicidi in Svezia è un argomento che ha grande presa sul pubblico. È vero che il numero di persone che si tolgono la vita è alto (non più alto di tante nazioni dell’est Europa), ma salta all’occhio anche perché fotografa una realtà che altri paesi invece tendono a ignorare. Il tema del suicidio in molte nazioni è un tabù, un argomento che non viene trattato allo stesso modo di una qualsiasi altra patologia.
In Svezia si analizza ogni morte per risalirne alla causa: e la casistica ‘suicidio’ viene presa in esame. Non solo: a Stoccolma sono abituati a tenere sotto controllo il numero di persone ricoverate nelle cliniche che si tolgono la vita. Numeri in aumento, questi, visto che si è passati da 468 suicidi nel 2007 a 599 nel 2010.
La maggior parte si sono consumati in cliniche psichiatriche. Eppure se si tratta di suicidi tra giovanissimi, anche in Svezia la tendenza è a ignorare il problema. Depressioni e varie patologie simili sono in aumento anche tra chi non è neppure ancora adolescente, come nota l’Organizzazione per i diritti dei bambini: tanti giovanissimi, raccontano i medici, dicono chiaramente di non voler più vivere.
Antonio Scafati