Madrid: Mostra di Arte Contemporanea Arco 2012. Tra i partecipanti Szwajcer, Schipper, Crousel e Triángulo

Una veduta di Madrid
Una veduta di Madrid

A MADRID “ARCO 2012” – Avrà inizio mercoledì a Madrid la Mostra di Arte Contemporanea Arco, a cui parteciperanno 158 gallerie di 30 paesi (di cui 133 stranieri e il resto spagnole) nel programma generale e 58 nei programmi commissariati, tra il 15 e il 19 febbraio. Diretta per la seconda volta da Carlos Urroz, la mostra ruoterà intorno all’arte emergente europea e sarà dedicata ai Paesi Bassi, la cui arte si basa sull’elemento concettuale e sulla performance, tanto degli emergenti quanto degli artisti più affermati. Grandi nomi tra i partecipanti, tra i quali Micheline Szwajcer, Esther Schipper, Chantal Crousel, Casa Triángulo.

Poca sarà la partecipazione delle istituzioni, dal momento che le comunità autonome saranno assenti all’incontro e la loro presenza si limiterà a piccoli punti d’informazione. Tra le novità principali il fatto che ogni galleria sarà dedicata ad un solo artista o che le opere di uno prevarranno sul resto. In questo modo si porrà fine alla pratica di accumulare un gran numero di opere di artisti famosi in un unico spazio. Quasi 150 gli artisti esclusi dall’esposizione perché non soddisfacevano i requisiti di qualità stabiliti dal comitato selezionatore; 18 i ricorsi presentati, tra i quali solo 2 hanno ottenuto la partecipazione.  

Tra le sorprese della Mostra la galleria madrilena Spazio Minimo, che quest’anno a differenza di quelli precedenti, si baserà sulla riflessione collettiva riguardo al senso della mostra. Uno stand virtuale sostituirà l’esposizione convenzionale, quest’anno dedicata all’olandese Erwin Olaf; nei 64 metri del padiglione a lui dedicato si offriranno esclusivamente informazioni sull’artista. Nello spazio annesso della galleria sarà possibile invece visitare il resto dell’esposizione.

La mostra sarà variegata ed Urroz, convinto che la crisi non influirà sul commercio, ha presentato la linea generale del programma in uno dei centro audio visuali più importanti del mondo, il Rijksakademie van beeldende kunsten, nel quale si studiano le opere di artisti provenienti da tutto il mondo. José Martínez Calvo ha spiegato l’importanza di riflettere sul ruolo delle mostre “per molto tempi si è ritenuto che Arco fosse una specie di sinonimo di quello che è l’arte contemporanea. E non è così. La mostra deve servire a scambiare informazioni tra galleristi e collezionisti”.

 

Sveva Valenti