Difesa: Ministro Di Paola annuncia il taglio di 40 caccia F-35 e di 33mila militari

Giampaolo di Paola, Ministro della Difesa

DIFESA: TAGLIO CACCIA F-35 – Il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha annunciato l’atteso taglio alle spesse militari dell’Italia che dovrebbe portare ad una diminuzione sia negli organici della Difesa che al taglio dei cacciabombardieri F-35, sui quali nei giorni scorsi era esplosa un’accesa polemica.

Di Paola, parlando davanti alle commissioni Difesa congiunte di Senato e Camera, ha spiegato che gli attuali 183mila militari verranno portati a 150mila, così come verranno ridotti i civili che lavorano nella Difesa, che sarranno portati dagli attuali 30mila a 20mila. E’ prevista poi “una riduzione del 30%” per i generali delle forze armate. Nel complesso, il personale della Difesa subirà una riduzione di 43mila unità, pari al 20%, che “potrà realizzarsi in dieci anni o poco più” attraverso “la riduzione degli ingressi del 20-30%”, ha spiegato il ministro. “Meno generali, meno ammiragli, più operatività e tecnologia”, ha sottolineato Di Paola.

L’altro taglio significativo, riguarda quello relativo all’acquisto dei discussi cacciabombardieri F-35 che saranno 90 invece di 131, dunque circa 40 in meno di quelli inizialmente previsti. “Il Joint Strike Fighter Jsf è il miglior velivolo aero-tattico in via di sviluppo ed è nei programmi di 10 Paesi. Consentirà una straordinaria semplificazione operativa dello strumento militare”, ha precisato Di Paola, ricordando che la scelta di puntare sui caccia F-35 “consente di ridurre linee aero-tattiche da tre a uno”.

“I sacrifici, le riforme, i cambiamenti, le innovazioni che il governo propone agli italiani non ci vengono imposti dall’Unione Europea, ma sono processi che servono all’Italia per essere più europea. Una volta Antonio Gramsci disse: per essere cosmopoliti bisogna prima avere una patria“, così il Ministro della Difesa Di Paola ha iniziato la sua relazione per spiegare la necessità di introdurre tagli alla spesa militare italiana per adeguarla agli standard europei e alle risorse disponibili.

Redazione

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