Olimpiadi Roma 2020: Mario Monti non firma, insorge il Pdl, plauso di Pd e Lega Nord

 

OLIMPIADI ROMA 2020 – Il premier Mario Monti dice no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020 suscitando un vespaio di polemiche e consensi, anche trasversali, che si cozzano vicendevolmente, rispecchiando ancora una volta le divisioni interne e politiche di un Paese in preda al caos. Il Professore ha annunciato ai rappresentanti del comitato organizzatore che non firmerà la garanzia finanziaria richiesta dal Cio: “Siamo arrivati alla conclusione unanime che il governo non ritiene che sarebbe responsabile nelle attuali condizioni dell’Italia assumere un impegno di garanzia. Abbiamo esaminato il progetto con grande attenzione – ha spiegato il presidente Monti -, sia nelle sue parti generali sia nella molto approfondita analisi economica che lo ha accompagnato”.

Il progetto presentato da Alemanno, Petrucci e Pescante è degno di lode, ma da vero economista il Professore ha ricordato gli sprechi di Italia ’90 e dei Mondiali di nuoto del 2009, sottolineando che l’Italia, al momento, non sarebbe in grado di fronteggiare spese insostenibili in tempo di recessione finanziaria: “Essendomi occupato di economia qualche volta so che in uno studio, pur autorevole e fatto con grande accuratezza, ci possono essere scostamenti molto rilevanti fra preventivi e consuntivi: in altre circostanze dell’economia italiana, forse, avremmo considerato il rischio accettabile, ma in queste circostanze non sarebbe responsabile. E’ vero che la Spagna si è candidata: non mi permetto di entrare nelle valutazioni del governo spagnolo di cui non conosco le motivazioni. Noi dobbiamo occuparci di quello italiano e siamo arrivati alle conclusioni esposte”.

La decisione del governo tecnico ha fatto montare una querelle politica, tra coloro che disapprovano il no di Monti (Pdl) e coloro che lo reputano saggio (Pd). Il presidente della Commissione Sport di Roma Capitale e membro della Consulta dei Promotori del Comitato Roma 2020, il pidiellino Federico Mollicone, ha detto: “La decisione del governo Monti di non sostenere la candidatura ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020 è un danno irreparabile per Roma e per l’Italia. Non riesco a comprendere quale siano le ragioni che hanno motivato tale scelta, contraria ad ogni logica di tutela degli interessi nazionali”.

E mentre il sindaco Gianni Alemanno dice di poter capire ma non condividere le decisioni di Mario Monti, c’è chi applaude alla scelta del no alle Olimpiadi del 2020. Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, afferma: “A mio parere la decisione del Presidente del Consiglio Monti di non firmare per le Olimpiadi a Roma è stata assai saggia. E non solo per ragioni economiche generali. Il punto vero è che la proposta non si reggeva in piedi per due ragioni di fondo. La prima è l’inaffidabilità totale del sindaco Alemanno, la seconda è che il progetto era confuso, poco chiaro sui costi, inconsistente”. Ma il no di Monti accoglie anche il plauso della Lega Nord che per la prima volta acconsente alla decisione del premier. Umberto Bossi non si lascia sfuggire una stoccata contro la Capitale: “Ad Alemanno Monti doveva dargli le olimpiadi invernali…”.

 

Luigi Ciamburro

 

Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan