LEGA NORD – Dopo il plauso a Mario Monti per aver respinto la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, la Lega Nord torna ad attaccare aspramente l’esecutivo tecnico a causa della chiusura delle rappresentanze ministeriali presso la reggia di Monza, inaugurate la scorsa estate dai vertici del Carroccio. Le sedi sono state definitivamente chiuse dall’insediamente del governo Monti, precisamente dal giorno “del giuramento del nuoco governo”, come spiegato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, in occasione di un question time alla Camera.
Ma il senatore ed ex ministro Roberto Calderoli, che tanto si è battuto per l’apertura di quei ministeri al Nord, dichiara battaglia a tutto campo al premier: “Questo governo ancora una volta prende a schiaffi il Nord privandolo di quella minima rappresentatività derivante dai ministeri decentrati di Monza: del resto – prosegue Calderoli – non c’era altro da aspettarsi da un presidente come Mario Monti, nato in provincia di Varese, residente a Milano, che a precisa domanda della stampa dichiara di abitare a Roma e a Bruxelles, rinnegando pubblicamente le proprie origini. La chiusura delle sedi ministeriali di Monza è l’ultima goccia che il popolo del Nord ha dovuto subire: d’ora in poi – minaccia il senatore leghista – sarà guerra senza quartiere“.
Luigi Ciamburro