Silvio Berlusconi fiducioso nell’operato di Monti e nell’alleanza Pdl-Lega

Silvio Berlusconi

BERLUSCONI GOVERNO EFE – Dichiarazioni di Silvio Berlusconi all’agenzia spagnola di stampa Efe, un  resoconto della situazione in Italia, tra politica e tecnici, senza contare qualche nuovo attacco alla magistratura: “Ci troviamo in una situazione di emergenza in cui l’esecutivo deve dare prova ogni giorno di puntare ai risultati per i quali è nato e continua a essere votato. In questo momento dobbiamo tutti lavorare nell’esclusivo interesse dell’Italia. Anzi, lo incoraggio a portare a termine il lavoro iniziato e ad affrontare senza esitazioni tutte le misure necessarie per liberarci dalle incrostazioni strutturali e burocratiche che ostacolano la crescita. Ma grazie al sostegno della maggioranza e dell’opposizione – ha spiegato l’ex premier – questo governo di tecnici deve anche mirare a realizzare quella riforma dell’architettura istituzionale indispensabile per la governabilità dell’Italia”.

Per quanto riguarda Monti, Berlusconi ha spiegato: “Fui io a indicarlo nel 1994 come Commissario Europeo e a confermargli la fiducia per il secondo mandato. Conosco bene la sua serietà e competenza, e gli sono al fianco con lealtà“. Parole di sdegno quelle riguardanti i tempi della politica italiana: “Al momento il presidente del Consiglio e il Consiglio dei ministri hanno il solo potere di presentare dei disegni di legge in Parlamento. Le Camere, per la macchinosità dei loro regolamenti, impiegano in media tra 18 e 24 mesi per approvare una legge. Quest’ultima quando esce dal Parlamento è sempre molto diversa da quella presentata dal Consiglio dei ministri. Ma non basta. Se a un magistrato la legge non piace, magari per motivi politici – ha precisato – può sempre impugnarla davanti alla Corte Costituzionale, che fra il 2005 e il 2010 ha abrogato 241 provvedimenti legislativi. Nello stesso periodo, l’istituzione omologa negli Stati Uniti ne ha abrogati appena 7…”

Quanto al rapporto tra Pdl e Lega Silvio Berlusconi ha dichiarato: “Oggi la Lega vuol dimostrare la sua identità e ha una posizione diversa dalla nostra anche riguardo al governo nazionale. Questo non significa la fine della nostra alleanza”.

“In questi anni se un merito l’ho avuto è stato quello di riuscire a unire le diverse anime dei moderati italiani, dando così stabilità al sistema politico e provocando cambiamenti profondi nella stessa sinistra. Prima di me, gli esecutivi duravano in media undici mesi. Per il futuro, confido che con la Lega si possa avere una forte e leale collaborazione a tutti i livelli, com’è stato durante il governo da me presieduto e come continua a essere in molte amministrazioni locali. E mi auguro che anche l’onorevole Casini e il suo partito, che è con noi in Europa nel Partito Popolare Europeo, abbiano la saggezza di capire che in Italia i moderati sono la maggioranza, ma vincono solo se restano uniti”, ha concluso l’ex premier italiano.

Redazione online

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