Sindacati contro Fornero: no all’abolizione della Cassa integrazione straordinaria

Luigi Angeletti, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni

SINDACATI CONTRO FORNEROImmediata reazione dei sindacati alle parole di ieri a Bruxelles del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, che illustrando le misure della nuova riforma del lavoro, aveva accennato alla possibilità di eliminare la cassa integrazione straordinaria, o comunque ridimensionarla, con l’introduzione dei sussidi di disoccupazione. Dichiarazioni che hanno suscitato subito la reazione allarmata dei leader sindacali: sostituire la cassa integrazione straordinaria con “l’indennità di disoccupazione è come aprire ai licenziamenti collettivi di fronte alle riorganizzazioni aziendali”, ha affermato il segretario della Fiom, Maurizio Landini. “Da sempre la cigs è stata lo strumento che ha impedito i licenziamenti di massa“, ha aggiunto il leader sindacale, proponendo semmai di estenderla “anche a chi non ce l’ha”. Landini ha quindi confermato lo sciopero generale indetto per il 9 marzo.

Anche la Cisl è contraria alla cancellazione della cassa integrazione straordinaria, con la sostituzione del sussidio di disoccupazione: “Siamo contrari”, ha detto il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, “il ministro sa che vogliamo confermare il sistema degli ammortizzatori esistenti”, ha aggiunto, “renderlo più efficiente con l’utilizzo intensivo della formazione, per rendere più semplice e veloce il reimpiego”. Gli ammortizzatori sociali esistenti, come la cassa integrazione straordinaria, “vanno confermati per non allarmare, in un momento di crisi, le famiglie già molto preoccupate”, ha avvertito Bonanni. “Sicuramente Fornero si è spiegata male. La cassa integrazione straordinaria per tante famiglie è l’unico sostentamento”, ha concluso il leader della Cisl.

“In una stagione difficile è prioritario mantenere gli ammortizzatori che abbiamo”, ha sottolineato il segretario della Cgil, Susanna Camusso. “Sull’ammortizzatore universale serve che il governo decida quali risorse rendere disponibili perché sia finanziato, altrimenti è solo una riduzione delle tutele e non un ampliamento”, ha detto Camusso.

“Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero aveva già affermato che la cigs sarebbe stato il principale strumento per affrontare questo periodo di crisi”, ha ricordato il leader della Uil, Luigi Angeletti. “Se ne parlerà nell’incontro di lunedì”, ha tagliato corto.

Il segretario dell’Ugl, Giovanni Centrella ha quindi precisato: “L’abolizione della cassa integrazione straordinaria si potrebbe accettare nella teoria, ma non nella realtà, che ci obbliga a contrastare una crisi senza precedenti“.

Redazione

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