GOVERNO BATTUTO ALLA CAMERA – Davvero una brutta giornata quella di oggi, martedì 13 marzo, per il governo Monti. Dopo le bacchettate da parte della Corte dei Conti sulla pressione fiscale e dal Garante della privacy sulle norme anti evasione, oggi l’esecutivo è andato sotto per ben tre volte in Aula alla Camera su altrettanti ordini del giorno al decreto semplificazioni presentati dalla vecchia maggioranza Pdl-Lega.
Nel pomeriggio il Pdl aveva presentato un odg al decreto legge sulla vicenda Alcoa, su cui il governo aveva espresso parere contrario, ma che nonostante questo è stato approvato dall’Aula di Montecitorio quasi all’unanimità, esclusi i sei voti contrari dei deputati radicali. L’Ordine del giorno impegna il governo “a predisporre, di concerto con la regione Sardegna, un apposito piano integrato di rilancio del Polo energetico ed industriale del Sulcis”. A favore ha votato anche il Pd.
Quindi è stata la volta di un Odg della Lega Nord, su cui anche in questo caso il governo aveva espresso parere negativo. Il testo impegna il governo a considerare la necessità di integrare le detrazioni previste per la prima casa sull’Imu con un ulteriore taglio del 50% per ciascun figlio disabile grave non autosufficiente. Hanno votato a favore 499 deputati, 5 sono stati i contrari e 7 gli astenuti.
La terza volta in cui l’esecutivo è andato sotto alla Camera è stata su un altro Odg presentato dal Pdl e che riguarda la vendita dei giornali al di fuori delle edicole. In base al testo, approvato con 413 sì, 77 no e 16 astenuti, il governo è impegnato a consentire agli edicolanti di vendere giornali e riviste anche in altri negozi diversi dalle edicole vicini al proprio esercizio.
Redazione
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